Scusate se mi intrometto, ma questo thread è un amo grosso come una casa per me.
Purtroppo porto delle brutte notizie, e mi dispiace smorzare l'entusiasmo ma sono costretto a farlo.
Nonostante nella sezione areomodelli sia un accanito fautore dell'uso degli espansi, nel caso di una barca a vela la vedo dura.
Le sollecitazioni cui vanno soggetti gli areomodelli sono completamente diverse e soprattutto prevedibili rispetto a quelle di una barca.
Si può iniziare col dire, ad esempio, che un modello da 1 o 1,2 metri al massimo peserà un kg, mentre qui ho sentito parlare di pesi del solo bulbo intorno ai 4 kg.
Il depron, sebbene sia il più rigido degli espansi, è pure sempre un materialaccio dalle scarse prestazioni strutturali, e deve per forza essere rinforzato già solo per resistere alle sollecitazioni indotte da areomodelli sopra al mezzo kg, figuriamoci una barca da oltre 5kg.
Per poter realizzare una struttura adeguata devono per forza di cose essere previsti dei rinforzi.
A questo punto servono ordinate (tante) e correnti in carbonio, o in alternativa (e su questo non avrei dubbi) la fibratura, ma così usciamo dagli obbiettivi del thread.
Inoltre l'impermeabilizzazione: il depron è impermeabile di suo sulle facce esterne, ma sul taglio è poroso di bestia. Il termoretraibile, qualcuno ci ha provato tra gli areomodellisti, ma è difficile da applicare per un novizio (tant'è che io ancora non ho provato) soprattutto sugli espansi, perchè occorre riscaldarlo col rischio di squagliare tutto.
Sulle giunture, inevitabili, c'è sempre il rischio di infiltrazioni. Infine non sono sicuro che il collante sia resistente all'acqua.
Se proprio dovessi farlo, escludendo la fibratura, lo vernicierei, sarei molto più tranquillo sulla tenuta all'acqua.
Insomma, a mio parere in navimodellismo gli espansi vanno bene per fare i master, ma dopo ci vuole il legno o la fibra, altrimenti il naufragio è alle porte