Citazione:
Originalmente inviato da il_Zott dimenticavo quella da 5db del corona è lunga 21cm, la tua da 10dm quanto è lunga ? Anche se credo che la lunghezza c'entri poco, bisognerebbe sapere come'è fatta dentro
Per biv
di antenne in 2,4 o banda S ce ne sono a vagonate, visto che da molti anni è usata nel campo radioamatoriale ( ma non solo) e li si sono veramente sbizzarriti, partendo dal semplice tubo delle pringles ad eliche imbarazzanti...
alle più "esotericehe" antenne frattali, forse tipo quelle che diceva Renzo
ciao |
Ciao Il_Zott (scusami ma non ricordo il nome),
le antenne che riporti non sono ovviamente proponibili nei nostri ambiti, a partire dal "tubo", che è una versione "vorrei ma non posso" di horn, per una frequenza ancora assai bassa per l'efficace utilizzo di horn, la seconda, helical od elicoidale (nome a noi familiare...), che ha come unico motivo d'imbarazzo l'esecuzione indecente (vedi allineamento degli elementi) e la terza, sviluppata da frattali deterministici basati sulle curve di Koch, elaborata in tutte le salse da un decennio da Nathan Cohen ma al momento senza lode e senza infamia, così come le varianti basate sui triangoli di Sierpinski, molto ben sviluppata dal "Carles Puente Polytechnic" della Barcelona University e che appare interessante (ma non rivoluzionaria) a frequenze più alte, fino a 24 GHz.
Quello che proponevo (e che ha i medesimi 6.5 dBi di guadagno delle frattali) è un pannellino basato su un elemento attivo quadrato (quasi) avente un lato di 1.22 inch circa per i 2.4 GHz, caratterizzato da un buon rapporto "fronte-retro" grazie al backplane che si comporta da schermo/riflettore, con geometrie di massima proposte da biv2533.
A tal proposito , consiglio a biv2533 (ancora una volta preferirei usare il nome...) di NON seguire le indicazioni del link, in quanto il funzionamento di tutte le antenne (in particolare planari) è basato su una corretta esecuzione meccanica, tolleranze meccaniche molto strette e materiali idonei, mentre l'articolo è basato su una esecrabile qualità spannometrica, financo nel "dielettrico" (al minimo teflon (vero), salendo in frequenza allunima o quarzo).
Se qualcuno vuole sperimentarne l'esecuzione su circuito stampato deve:
a) essere in grado una precisione di incisione non inveriore al centerimo di millimetro reale, in particolare nell'incisione della linea di alimentazione, pena l'errata impedenza e conseguente misfunzionamento.
b) indicarme con esattezza tipo di supporto e spessore, tanto del dielettrico quanto del rame, affinchè possa dare le corrette misure del feeder.
c) sapere che si tratta di un'esperimento "giocoso", da attuarsi per sfizio con la consapevolezza che se non si usano piastre Rogers (molto costose) il risultato è assai incerto (il normale laminato FR4, pur se usabile per gioco, è del tutto fuori specifiche in termini di valori dielettrici, già ben sotto ad 1 GHz.)
Comunque, se qualcuno delsidera provare (prego astenersi perditempo) può indicare i dati sopra richiesti, ricordandosi anche che la larghezza di banda di un singolo pannello è strutturalmente lievemente inferiore a quella teoricamente a noi necessaria, pari a circa 90 MHz.; per tutti gli altri la scelta migliore è l'antenna di serie.
Su queste frequenze, principi fisici a parte, conta moltissimo la qualità costruttiva e l'utilizzo di materiali idonei, entrambi molto costosi e "fuori orbita" dal modo"Wi-Fi Home", dove il costo si misura in decine di ed il risultato, verificato e pubblicato da Garbo poch'anzi, è solo pubblicitario.
Una antenna professionale in area "x GHz" costa necessariamente più del modulo, se non della radio stessa (considerando le medie attuali), ed i vantaggi correlati non ci servono.
Per un radioamatore ed il relativo utilizzo il discorso è diverso, anche se talvolta materiali inadatti ed esecuzioni approssimative rendono la costruzione un utile esercizio tecnico personale più che una formidabile soluzione tecnica.
Ciao
Renzo