Poichè sono uno fra quelli che in più di un occasione hanno "ripreso" gli atteggiamenti ed i comportamenti del giovane Luigi, non posso che quotare al 100% Carlo.
E, voce fuori dal coro, direi anche che i termini che ha usato erano adatti, è ora di finirla di essere buonisti ad ogni costo; ai tempi in cui Carlo ed io andavamo a scuola se la combinavamo grossa te le sentivi dai professori ed il resto ti arrivava a casa dai genitori.
Oggi se richiamo o metto una nota ad un allievo particolarmente turbolento e/o maleducato il giorno dopo mi vedo arrivare i genitori che nel migliore dei casi lo giustificano e nel peggiore mi minacciano.
Non sono stato uno stinco di santo nemmeno io in gioventù, a Bergamo si ricordano ancora di alcuni miei esperimenti di missilistica fatti sotto le mura della città, però dopo una bella tirata di orecchie dai C.C. che mi avevano accompagnato a casa, una paternale di mio padre (che un po rideva sotto i baffi), mia madre mi accompagnava in prati deserti a sperimentare vettori a 2 stadi.
In conclusione direi che tutti siamo stati giovani ed abbiamo fatto cazzate però esistono dei limiti, devono esistere la buona educazione ed il ripsetto versole persone più esperte, e gli atteggiamenti arroganti e presuntuosi vanno giustamente sanzionati.
Carlo può esprimersi in un certo modo perchè ha l'esperienza (gli anni non fanno grado) cosa che non deve essere permessa invece ad un novellino che ha ancora tutto da scoprire e solo da imparare e che invece di scrivere a casaccio farebbe bene a leggere di più.