Visualizza messaggio singolo
Vecchio 26 gennaio 09, 20:10   #8 (permalink)  Top
QuietStorm
User
 
L'avatar di QuietStorm
 
Data registr.: 02-02-2005
Residenza: Bologna
Messaggi: 1.053
Invia un messaggio via MSN a QuietStorm
Figurati, è un piacere poterti dare una mano, per quanto possibile attraverso un forum...

Allora, in effetti io non so che tipo di modello usi, se elettrico/scoppio, il peso, l'apertura alare ecc, ma ti farò un discorso un po' più generale che dovrebbe orientarti per qualsiasi tipo di modello andrai a pilotare.

La chiave di un buon avvicinamento è la velocità del modello, sia come velocità orizzontale di avanzamento, sia la velocità di discesa, ossia quanti metri di quota perde per ogni metro di avanzamento a terra.

Nella situazione ideale il tuo modello, allineato all'asse pista e in avvicinamento, deve compiere una discesa a rateo costante in assetto leggermente cabrato in modo da arrivare quasi a terra già nei primi metri di pista. In tale condizione basta un tocco di motore, combinato con l'effetto suolo che si verifica a in prossimità della terra, per dare quella portanza in più che farà arrestare o quasi la discesa del modello e ti permetterà di appoggiarlo a terra a velocità verticale praticamente nulla.

Questo nel caso ideale. Per realizzarlo però, molto dipende però dal carico alare, ossia dal rapporto peso/superficie alare che determina da un lato la velocità di stallo (sotto la quale non puoi assolutamente andare quando atterri) e dall'altro la velocità di discesa del modello.

Per esempio, immagina di avere tre modelli: un motoveleggiatore, un acrobatico e un jet a turbina.
Ti descrivo le ipotetiche (ma neanche poi tanto) manovre d'atterraggio:

Motoveleggiatore: Carico alare basso, sei in quota, già da tempo a motore spento ad inseguire qualche termica qua e là, esegui una discesa, ti allinei alla pista e ti trovi diciamo a circa 10 metri da terra. Ti accorgerai che se tenti un atterraggio in queste condizioni farai tutta la pista a qualche metro da terra senza che il modello abbia intenzione di scendere. Soluzione: effettui alcuni giri senza motore all'esterno della testata pista e quando ti trovi allineato a 2-3 metri chiami l'atterraggio. Ti ci vorrà comunque una buona porzione di pista, durante la quale osserverai la tendenza del modello: appena tende a picchiare correggerai appena un po' a cabrare in modo da frenarlo, ripetendo la manovra diverse volte fino ad appoggiarlo al suolo quasi da fermo.

Acrobatico: Carico alare medio, in questo caso ti accorgerai che termiche o non termiche, se togli motore il modello SCENDE! Fai il circuito di avvicinamento, ti allinei e regoli il rateo di discesa col motore. In questo caso è consigliabile quel poco di motore che dicevo in un post precedente, assumi il solito assetto cabrato e ti accorgerai che appena lasci il motore il modello calerà di quota risentendo molto meno del caso precedente dell'effetto suolo, che pure c'è e aiuta ad ammorbidire la toccata.

Jet a turbina: Carico alare alto (mai pilotato, eh! ) Estremizza il caso precedente: la velocità di stallo è alta a causa del peso alto e della superficie alare ridotta, quindi devi avere una pista lunghetta e toccare veloce. L'uso del motore è pressoché obbligatorio e va gestito durante tutta la discesa.

Morale: il cabra va usato in linea di massima sempre perché, come già ti dicevo, l'assetto cabrato è il freno del modello durante la fase di avvicinamento. Quindi, più che usarlo tutto in una volta, con i problemi di panico e precisione che ne derivano, devi cercare di dare i comandi in modo dolce e continuo, anche e soprattutto sul cabra che è il comando più sensibile nella maggior parte dei modelli. Se ti trovi a doverlo dosare in fretta e furia in un secondo, è chiaro che ti incasini... meglio arrivare già con l'assetto impostato e solamente da correggere.

Un trucco per smaltire la velocità in eccesso: E' pur vero che l'energia potenziale si trasforma in energia cinetica (se sei alto e scendi ti troverai veloce), ma l'attrito aumenta all'aumentare della velocità, quindi se ti trovi a dover scendere e smaltire quota in fretta, è conveniente fare un'affondata, virare a 360° e al limite recuperare la quota che ti serve perché quando sei veloce l'effetto dell'attrito ti smaltirà più energia rispetto ad una discesa lenta.

Scusa per il lungo papiro, ciao!
__________________
Fabrizio
Sei basso e in rovescio! CABRAAAAAAAAAAAA!!!
QuietStorm non è collegato   Rispondi citando