Citazione:
Originalmente inviato da dariogeraci Scondo il mio modesto parere straificare una deriva come descritto nel manuale di claudioD è costruttivamente errato
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Hai ragione, non solo è inutile, ma rappresenta un errore teorico che rende poco efficiente il metodo utilizzato. Nella trave inferita (albero passante e deriva) l'asse neutro teorico, come giustamente dici tu, dipende di fatto dalla capacità flettente del materiale. Il sistema indicato rientra nella definizione di flessione deviata in quanto la forza è applicata sulla perpendicolare dell'asse attraversandolo, ma è inclinata rispetto ai lati della sezione; la forza viene quindi scomposta nelle direzioni perpendicolari ad essi. Aumentando l'elasticità dei materiali si accentua il principio di sovrapposizione degli effetti, cosa per la quale il momento raddrizzante si riduce, essendo ripartito nella somma delle due azioni di flessione. L'effetto pratico sarà equivalente ad una deriva più corta e di maggior sezione, che è esattamente l'opposto di quello che ci si prefigge. Un grave errore è quello di privilegiare la leggerezza a discapito della rigidità. Evidentemente quel manuale è un pò datato e non tiene conto di qualche basilare principio di fisica e delle caratteristiche dei materiali moderni.