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Vecchio 15 gennaio 09, 14:54   #37 (permalink)  Top
I-8647
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Ciao gatto...
Come dice micheletn (a proposito, anch'io mi chiamo michele e nel mondo del volo mi hanno appioppato il diminutivo michelino che però, qui, non ho potuto utilizzare perché già occupato), già da quella serie che dice lui gli autogiro cominciarono a saper volare e non mietere vittime.
Forse da allora ci furono ancora feriti ma morti solo se se l'andavano davvero a cercare i piloti (non mi constano incidenti per deficienza del mezzo).
Per esempio uno recente (due anni fa vicino torino su un ELA) che portò a morte e distruzione pilota e apparecchio ma i testimoni hanno ben raccontato che il pilota fece una manovra che era e sarà sempre appunto da suicidio.
In tutti gli altri casi, chi si fece male è perché, come vi accenni tu, molti piloti prendono troppa confidenza e poi, andandogli sempre bene, a volte esagerano fino a che non gli va più così bene... magari per mancanza d'esercizio o d'un buon manico che gli raddrizzi la schiena e gli errori (che, appunto, amplificandosi nel tempo se non corretti in tempo, prima o poi non perdonano). Ma questo succede in tutte le discipline e con tutte le macchine.

Io, che non volo molto spesso (anzi va a periodi: vi sono momenti che volo in continuo e momenti in cui devo dedicarmi ad altro) ho preso l'abitudine di fare una mezzora con l'istruttore in genere una volta l'anno per farmi dire da lui (che ha l'occhio più clinico ed allenato di me) se ho qualche deficienza, nel mio volare, che se non correggo tempestivamente potrebbe portarmi ad esagerazioni tali da diventare un problema.
E' una pratica, questa, che suggerisco a tutti... non per far piacere ad altri bensì per incrementare la sicurezza propria oltre che altrui!
Nel mio caso, finora, mi è capitato che dopo un quarto d'ora il mio istruttore mi ha detto di tornare a terra tranquillo che tutto filava liscio (in un quarto d'ora quel lì - er+mejo della Scuola Magni - capisce subito se è tutt'ok oppure no).
Nel caso di amici-colleghi piloti, ho visto che invece gli ha fatto fare qualche lezione di ripasso (ed aggiustatina). Cosa che, ad ogni buon conto, credo farebbe bene a tutti, nessuno escluso. In proposito ebbi il piacere di vedere che anche esperti, con migliaia di ore di volo sul groppone (molti li conosco personalmente ma per riservatezza non li nomino.. se vorranno lo faranno loro stessi autonomamente) ovvero che passano semmai più tempo in volo che non a terra (si fa per dire), ogni tanto capitano lì a quella scuola per una visita (specie se hanno anche un loro apparecchio) ma anche per una verifica delle loro competenze.

Ti aggiungo, caro gatto, che tutti i piloti che escono promossi da quella scuola, possono anche trovarsi in condizioni critiche (purtroppo il motore ti può venire a mancare anche nel posto più assurdo) ma nella media sono tutti esperti in atterraggi di emergenza, al punto che inseriamo complicazioni nelle gare d'autogiro quali anche emergenze con obblighi d'atterraggio in qualcosa che a trecento metri d'altezza, tolto tutto motore, ti appare più o meno come un francobollo.
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