Sprecare del nobile carbonio per un uso così prosaico???
Comunque, le resine normalmente in uso in modellismo (ad esempio Schaller compositi:
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polimerizzano a temperature di 30_50°C e pressione ambiente, condizioni facilmente ottenibili in uno scatolone di materiale isolante (polistirolo e simili) in cui vengono accese una o due lampadine da 100 W, magari regolate da un termostato da sanitari. L'uso del vuoto serve a limitare le maledette bolle nel composito e a ridurre la quantità di resina impregnante (e quindi ridurre il peso).
Vi sono poi i cosìdetti preimpregnati o "prepeg", tessuti impregnati sotto vuoto (quindi già senza bolle) con resine termoindurenti che polimerizzano in genere a 120°C e 4-7 bar di pressione in autoclave con cicli termici e barici ben regolati . Non è uno dei sistemi più pratici, anche perchè i prepeg vanno conservati a -18°C.
Nel tuo caso rivestirei la forma di polistirene (o simile) con due o tre strati di calza in carbonio del diametro adatto:
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belle impregnate con resina 285 e avvolgerei il tutto con una pellicola tipo domopack bella stretta e "massaggiata" in modo da togliere le bolle.
Una notte sul termosifone sarà sufficiente alla catalisi, poi puoi togliere la pellicola e carteggiare le poche asperità rimaste con carta vetro da 200, 400, 800. Una volta sciolto il nucleo con l'acetone puoi dare una mano di trasparente lucido, magari l'acrilico bicomponente per carrozzerie, che rimane incredibilmente lucido.
Vedrai che l'asta rimarrà rigitd anche se ci salti sopra.
A proposito cos'è, un arbalete?
ciao