devo dire che mi ha appassionato molte leggere tutto questo topic... pro e contro della mia marca preferita e non posso che essere concorde con i sostenitori della casa di shizuoka.
Sono convinto pure io del fatto che i risultati nelle gara alla fine dipendano in gran parte dalla capacità del pilota di settare al meglio la macchina e da quanto "manico ha"!!
Adoro i prodotti Tamiya e infatti posseggo un TT01 e un TB02R. e dulcisinfundo un TBIII SURIKARN Sono macchine a mio parere eccezionali !
dI SEGUITO RIPORTO UNA RECENSIONE FATTA PROPRIO SU QUESTO MODELLO ...
TB Evolution III Surikarn Limited
Pubblicato da inferno il 22/01/2004
Sezione: Pista
PRIMO CONTATTO TB Evolution III Surikarn Limited. Qualche anno fa la casa giapponese ha lanciato una serie di telai pure racing a cardano denominati TB Evolution (dove la sigla TB rappresenta proprio la sigla dei telai a cardano Tamiya) che si sono dimostrati da subito molto validi.
Il modello che ho sotto le mani oggi per questo primo contatto è un oggetto un po particolare; Tamiya, casa sicuramente leader nel settore del modellismo statico, ci ha abituato a modelli elettrici R/C in scala 1/10 ottimi per modellisti alle prime armi o comunque di livello intermedio: facili da montare, con poca manutenzione grazie allelevato livello qualitativo, belli da vedere, ma sicuramente non adatti per competizioni ai massimi livelli. Qualche anno fa la casa giapponese ha lanciato una serie di telai pure racing a cardano denominati TB Evolution (dove la sigla TB rappresenta proprio la sigla dei telai a cardano Tamiya) che si sono dimostrati da subito molto validi. Nel corso del 2003 è stato lanciato lultimo pargolo di questa serie: TB Evolution III, più leggero del predecessore e con un miglior bilanciamento dei pesi; qualche mese fa, il top driver di casa Tamiya: Surikarn, ha portato alla vittoria una versione ulteriormente evoluta di questo telaio nei campionati asiatici, dominando entrambe le categorie: Stock e Modified. Da qui la scelta di Tamiya di produrre in serie limitata una replica esatta del telaio vincitore del titolo.
Il Montaggio
Il telaio si presenta in unaccattivante scatola nera con grafica dedicata, di dimensioni molto ridotte ma costruita in cartone patinato molto robusto; una volta aperta (con immancabile trepidazione) la scatoletta ci si trova davanti ad unordinata serie di sacchetti contenenti le varie stampate e i pezzi componenti il telaio, le gomme con relativi cerchi, e unulteriore scatola contenente la minuteria e tutte le parti in ergal. Le istruzioni, come da standard Tamiya, sono ben realizzate, con lelenco dei pezzi necessari per ogni singolo passaggio riportati sulla sinistra della pagina in dimensioni reali, sbagliarsi è praticamente impossibile e il montaggio si completa in tempi relativamente ridotti, grazie anche al perfetto accoppiamento di tutte le parti componenti il modello. Lunica precauzione da tenere durante il montaggio è quella di avvitare usando una buona chiave esagonale le frugole del modello: una delle peculiarità di questo kit è infatti il fatto di essere assemblato interamente tramite viti a brugola in titanio molto leggere, ma anche molto facili da rovinare se avvitate con una chiave di bassa qualità. Se si ha la cura di assemblare tutto con calma, sbavando per bene le parti in plastica e prestando un po di attenzione al perfetto accoppiamento delle varie parti, in poche ore ci ritroveremo davanti un telaio con una scorrevolezza da primato.
Lunica cosa per cui ci vuole un pelo in più di manualità è lassottigliamento dei bracci posteriori, a cui vanno tolti circa 5 decimi nel punto in cui si vanno ad infulcrare al telaio (il punto esatto è comunque riportato sul manuale), sfruttando una lima piatta ad ago ed un po di sana (e modellistica) pazienza. Alla fine del montaggio ci rimarranno in mano, altre a qualche vite, le barre antirollio delle varie durezze, qualche corona di scorta (da 90 e 96 denti), i supporti in ergal per variare la convergenza posteriore e delle coppie coniche di scorta.
Il modello (finalmente
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Ed eccoci finalmente a descrivere il modello montato: quello che vi trovate davanti a montaggio finito è unautentica opera darte, realizzata in maniera ineccepibile e dallaspetto veramente cattivo, ma partiamo con ordine. Il telaio è un classico double deck in fibra di carbonio con la piastra inferiore da ben 3mm e la superiore da 2mm, la batteria viene montata sul lato sinistro della macchina, e può essere a stick oppure con i 6 elementi affiancati; se si sceglie per la seconda disposizione il baricentro risulterà leggermente migliore grazie agli scassi ricavati nel telaio per ospitare le celle.
Ai due estremi sono montate due casse differenziali in plastica assolutamente identiche che ospitano allanteriore uno scatto libero (in ergal) e al posteriore un differenziale a sfere regolabile; le coppie coniche sono in materiale plastico e lo scatto libero anteriore è fissato alla corona tramite una piastra torica in fibra di carbonio da 2mm di spessore. Le sospensioni hanno il medesimo schema sui due treni: quadrilatero inferiore e tirante dritto regolabile superiore; i bracci inferiori in grafite sono fissati al telaio tramite perni in acciaio che terminano con delle sfere in alluminio che vanno ad inserirsi in sedi sferiche appositamente ricavate nei banchini di ergal che effettivamente vengono fissati sulla piastra inferiore; nel kit sono compresi 4 banchini posteriori per il retrotreno di lunghezze diverse, in maniera da poter variare la convergenza posteriore; inserendo infine delle rondelle calibrate tra banchino e telaio si possono regolare lanti-dive e lanti-squat. Tra braccio inferiore e giunto sferico sono presenti delle rondelle in ergal (da 1, 2, 3 mm di spessore) che permettono, se piazzate davanti o dietro il braccio stesso, di regolare il passo del modello. I bracci superiori sono, come già detto, a tirante dritto, formati da una barra filettata dx-sx in titanio, terminante in due snodi ad uniball; particolarità unica di questo telaio è che la vite che ferma luniball della sospensione al telaio, è verticale: per una regolazione fine del recupero dinamico del camper non abbiamo quindi solo la scelta tra tre fori sul banco, ma anche la possibilità di variare a nostro piacimento laltezza dellattacco stesso, ponendo le solite rondelle in ergal (fornite col kit e anodizzate in rosso come tutte le parti in ergal del modello) tra sfera e banchino, prima di serrare il tutto. Anche per quel che riguarda i banchini di supporto dei bracci superiori, sono identici per i due treni. Lavantreno ha i classici snodi a C che quindi non permettono, purtroppo, la regolazione del caster, che su un modello di questo calibro sarebbe la benvenuta. Il rollio è limitato con barre antirollio montate allesterno della cassa differenziale e sostituibili in pochi istanti; allinterno del kit ne sono fornite in diverse durezze, 3 per lanteriore e 3 per il posteriore. Gli ammortizzatori hanno il corpo in ergal filettato, con ghiera in plastica per la regolazione del precarico, e linterno del cilindro fluorinato (come lo stelo) per aumentarne la scorrevolezza; sempre per migliorare lefficienza, i pistoni sono realizzati in nylon; altra nota dolente: pistoni aggiuntivi con forature diverse non sono forniti nel kit e quindi da acquistare a parte. Lermeticità dei pistoni è garantita da una coppia di o-ring in silicone bloccati da una guida in nylon, e da una membrana di recupero del volume pure lei in silicone, regolabile in durezza applicando spessori di durezze calibrate al di sopra della membrana stessa; il tutto viene poi bloccato con due coperchi in ergal. Le torri di supporto degli ammortizzatori sono in fibra di carbonio da 2mm e permettono di scegliere tra 4 posizioni allanteriore e 5 al posteriore a cui fissare lestremo superiore delle unità ammortizzanti; gli estremi inferiori possono essere vincolati a scelta in una delle tre posizioni disponibili sia al retrotreno sia allavantreno.
Lo sterzo è un classico a rinvii paralleli, che in questo caso si muovono su cuscinetti e sono splendidamente realizzati in ergal, con tiranti dx-sx in titanio e salvaservo diretto sul servo. Il moto viene assicurato da un albero di trasmissione in ergal (che a montaggio terminato mantiene comunque un po di gioco nel senso assiale), su cui impegna una corona di modulo 0.4 e supportato da un banchino plastico allanteriore e dalla piastra portamotore al posteriore.
Questultima è realizzata pure lei in ergal, abbondantemente scaricata per diminuire i pesi. Come si nota da subito il motore è posizionato sul lato destro della macchina, insieme al servo di direzione (supportato da squadrette in ergal) e allelettronica, al contrario di quanto avveniva sui vecchi EVO ed EVO II, questo per meglio contrastare leffetto di autorotazione del motore nelle accelerazioni violente.
Il moto arriva alle ruote tramite dei giunti CVD (Constant Velocity Drive) smontabili, realizzati in acciaio (con bicchierini in acciaio) allanteriore e in ergal (con bicchierini in Teflon) al posteriore, dove si hanno meno sollecitazioni e meno botte. I cerchi lenticolari (ad offset 0) forniti nel kit impegnano su esagoni in ergal del tipo clamp ovvero spaccati e tenuti in posizione tramite un piccolo bullone per evitare che si possano sfilare dal semiasse portando alla probabile perdita della spina di trascinamento. Tra esagoni e cerchio si possono inserire delle rondelle calibrate in ergal per regolare finemente la carreggiata (nel kit sono fornite da .5 e 1mm). Infine, pure i dadi ruota sono in ergal. Il motore non è incluso, ma nella scatola si trova un meraviglioso dissipatore in ergal da montare sul motore che sceglierete di montare sulla creatura. Le gomme fornite di scatola sono delle ottime Sorex da 36 Shore. Inutile precisare che tutta la meccanica ruota su cuscinetti a sfere schermati in gomma.
E Quindi???????
Se avete avuto la pazienza di leggere fin qui, vi sarete accorti di cosa abbiamo davanti: un modello senza compromessi.
Gli occhi di un modellista davanti ad un Surikarn brillano come quelli di un appassionato darte davanti ad un Monet: laspetto del modello è grandioso, una piccola scultura in scala 1/10 che appaga anche locchio del più convinto detrattore dei modelli elettrici on il suo tripudio di fibra di carbonio e la maestosità dei particolari in ergal anodizzati in un aggressivo rosso fuoco, ne fanno un vero capolavoro.
Ma questo capolavoro non è fatto per rimanere su uno scaffale a prendere polvere, nasce con un compito ben preciso: scontrarsi con le più agguerrite touring elettriche presenti sul mercato e dare loro del filo da torcere.
Per fare questo avete a disposizione quello che probabilmente è il telaio col più basso baricentro ad oggi disponibile sul mercato, con una scorrevolezza da primato, infinite possibilità di regolazione, e un peso irrisorio (si parla di meno di 1440g in configurazione gara, ma su questo torneremo).
Infine, limmancabile stangata: per portarne a casa uno (se riuscite ancora a trovarlo) ci vogliono, in Italia, circa 650, i prezzi disponibili in rete però sono decisamente più ragionevoli.
E chiaro che tra il dire e il fare ci sono di mezzo i vostri pollici
..
A presto una prova completa in pista.
Pregi:
· Realizzazione ineccepibile
· Baricentro basso
· Scorrevolezza
· Peso ridotto
Difetti:
· Regolazione caster assente
· Prezzo proibitivo
RCBazar - TB Evolution III Surikarn Limited
...
DATE IL TELECOMANDO IN MANO HA UNO CON MANICO E STATE A VEDERE LE ALTRE MARCHE DOVE VANNO.
CIAO MAX