Discussione: adrenaline
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Vecchio 02 dicembre 08, 23:21   #270 (permalink)  Top
tacoluca
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Originalmente inviato da martele Visualizza messaggio
Mo me tocca scrive du righe.
Saluto tutti, in particolare nortrop che conosco personalmente e che piu’ volte ha tentato di coinvolg ermi in questa discussione.
Sono diverse le cose che leggo e che non mi convincono, ma queste sono figlie della tendenza modellistica di questi ultimi anni, cioè l’acquisto di modelli ARF dove basta avvitare servi e motore per poi correre al campo di volo.
Io non la vedo proprio così, a me piace costruire, creare, disegnare e realizzare cose fatte da me per poi godere nel vederle in volo, proprio questo mi ha permesso di mantenere intatta la passione in questo hobby tramandatomi da mio padre e che coltivo da quando facevo le elementari.
Per me ogni lavoro che facciamo di nostro pugno va valorizzato e apprezzato, se possibile in futuro migliorato, solo questo ci permetterà di aumentare la nostra cultura aereomodellistica, ma nulla di tutto questo può essere definito una inutile perdita di tempo.
Sulla base di questi principi e vista la scadente qualità del kit in questione perché non impegnarsi per renderlo più professionale e gradevole ai nostri occhi?
Buona parte degli accessori li avevo già, carrello, carene ruote e base servi in carbonio (recuperate da un purtroppo defunto synergy) e ho acquistato una stupenda baionetta in carbonio calibrato (pesa 1/3 dell’originale).
Assemblando inizialmente il modello senza incollare niente ho subito capito che sarebbe stato impossibile rispettare il c.g. consigliato, da qui la decisione di unire le parti mobili dei pianetti e usare un solo servo in fuso, inclinato di 90° per garantire un perfetto allineamento dei cavetti.
La cappottina si presta a più soluzioni, io ho costruito un telaio con listelli di balsa 8x8 e con 2 perni in carbonio davanti e uno sgancio a molla nella parte posteriore ottenendo così un rapido e pratico lavoro senza vedere una vite.
All’interno della naca motore ho realizzato una piccola battuta in legno, 4 piccoli perni in carbonio mi garantiscono un perfetto allineamento e con tre viti si blocca il tutto.
Fate attenzione all’ordinata dove va fissato il motore, da un lato la colla è in eccesso ma dalla parte opposta non c’è niente, io ho rinforzato legando il tutto con rowing di carbonio.
Il rumore di uno yamada con il barilotto originale mi ha sempre fatto rabbrividire e visto che possedevo già due pipe hatori ho deciso di montarne una all’interno della fuso, costruendo un tunnel in vtr con 2 strati di tessuto da 110gr. e usando come stampo un tubo in pvc (1 ora di lavoro e pochi gr. di peso) si mantengono cosi intatte la delicate linee del modello e il rumore del ys fz110s diventa musica per le mie orecchie.
Motore che come in diversi altri modelli che ho (e ho avuto) ho fissato senza l’utilizzo di nessun banco ammortizzato (altri 95 gr. risparmiati) e senza nessuna vibrazione della struttura con le parti mobili che stanno ferme come se fosse un modello elettrico.
Per il fissaggio delle ali ho copiato il sistema usato da Silvestri nei suoi Funtana chi non lo conosce?
Questo continuo spulciare grammi mi ha permesso di stare in o.v. a 4,2kg.
Il c.g. a 15,5 cm. mi sembra dai primi voli fatti un ottimo compromesso tra il volato e 3d, e di sicuro il tempo da me speso è stato ampiamente ripagato.
Con la speranza di essere stato di aiuto vi saluto, ciao da Fabio.
Se non ti dispiace ci puoi dire dove hai preso la baionetta in carbon, e la misura giusta della stessa.
grazie
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