Buongiorno a tutti,
orbene, ora che la discussione non mi sembra polemica, semmai lo fosse stata, mi fa piacere intervenire e dire la mia (semmai ce ne fosse bisogno).
Io non classifico i modellisti per scatolari o autocostruttori, semplicemente ognuno fa quello che più gli piace fare e quello che crede sia meglio. La mia esperienza è partita con le scatole di montaggio, di cui all'inizio ero soddisfatto, ma man mano che cominciavo a studiare le navi che costruivo,oltre i disegni, mi rendevo conto che la dovizia di particolari non era sufficiente e soprattutto che molti particolari, per i quali uno paga, erano decisamente scadenti (soprattutto le fusioni), quindi prima ho cominciato con il rifare alcuni particolari ed aggiungerne altri e poi ho deciso di passare all'autocostruzione, che francamente mi soddisfa di più. la mia autocostruzione, passa però ancora per i negozi di modellismo, ma a differenza di prima, sono io a scegliere i particolari e le marche da usare e man mano cerco di farmi le cose in casa.
Ora non ne faccio una questione economica, ma se devo spendere 300 euro per una scatola, io mi aspetto molto, ma davvero molto, non scialuppe in piombo fuso tutto sbavato, o paiolato in legno plastico, o fili di ottone col contagocce.
Ma la cosa che mi ha davvero che più mi incoraggia ad autocostruire è la pratica che si riesce ad acquisire per fare il salto....e passare al modellismo d'arsenale. Ne avete mai sentito parlare? Si tratta di costruire una nave sui reali parametri costruttivi dell'epoca, in TUTTI i particolari. Credo che sia la massima aspirazione per un modellista, che, scatolaro o autocostruttore, è alla continua ricerca del miglioramento e della perfezione (vedi le scialuppe di canelupo, le tecniche di virgilio, e la meticolosità costruttiva di hangar).
Spero di non essere stato troppo noioso e rinnovo i miei saluti a tutti gli amici del forum, postandovi un link sul modellismo d'arsenale, haimè credo l'unico in italiano:
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