1) sono un milleforista convinto perche' tra lampade, acidi e bacinelle proprio non mi ci ritrovo, e poi appunto per piccoli pezzi singoli se uno non ha gia' l'armementario pronto non conviene (almeno che uno non voglia fare anche l'esperienza degli stampati, ma questo e' un altro discorso).
1a) saldatore a punta fina di potenza adeguata, una buona via di mezzo e' un 40W. Ne ho uno da 25 che va benissimo per saldare i piedini dei componenti, ma se deve scaldare una parte metallica un po' piu' grossa (lamelle batterie, cavi di una certa sezione) non ce la fa. La punta di solito e' trattata con un anticorrosivo, per cui non va mai pulita grattandola, ma passandola a caldo su una spugnetta umida.
1b) stagno per elettronica con anima disossidante (e' qella che fa il fumo), normalmente si trova da 1mm ma e' un po' troppo grosso, soprattutto sulle millefori si corre il rischio di saldare assieme piazzole vicine, meglio il 0,7mm (adesso ho il 0,5 ma mi sembra troppo sottile)
1c) lo stagno deve sciogliersi sulla parte da saldare in modo da disossidarla bene, non va sciolto sulla punta e poi portato sulla parte da saldare. quando si e' espanso aderendo bene alle parti si puo' togliere il saldatore (in genere 1 o 2 secondi bastano), se invece rimane una "pallina" quasi sollevata o staccata dalle parti allora e' una saldatura fredda che alla prima trazione meccanica salta via.
1ca) un po' di stagno puo' essere sciolto sul saldatore solo per favorire lo scambio termico tra il saldatore e le parti da unire (su cui andra' usato dell'altro stagno)
1cb) puo' essere utile (ad esempio per i cavi o le lamelle delle batterie) prestagnare le due parti, in modo che poi basta unirle e scaldarle
1d) finche' non l'ho provato non mi ero reso conto di quanto fosse utile uno di quei supporti con due pinzette orientabili (chiamati anche terza mano), la lente non serve a un tubo (l'ho tolta subito), ma poter mettere la basetta in ogni posizione senza averla che scappa via sul tavolo non e' solo una comodita', ma una sicurezza... visto che con le 1000fori occorre un po'di precisione altrimenti e' un attimo stagnare assieme le piazzole vicine (magari come prime prove si potrebbero usare quelle basette con le piazzole piu' lontane e piu' grandi, ma gli integrati non ci stanno).
1e) le basette possono essere in bachelite (marrone, fragilissime, le piazzole col calore saltano via failmente) o vetronite (giallina, molto resistente e piu' pesante). Ce ne sono anche con il rame a strisce parallele, questo permette di creare dei circuiti facilmente interrompendo con una punta da trapano le piste dove serve (i fori ci sono sempre), sono piu' ordinate, si puo' fare un disegno su foglio a quadretti, ma si occupa molto piu' spazio.
1f) Nelle 1000fori normali le piste si costruiscono con piccoli spezzoni di filo rigido o unendo piu' piazzole vicine con gocce di stagno. Io uso il filo a mo di filo "cucito" passando sopra e sotto fino a raggiungere il punto desiderato, in questo modo si possono realizzare anche percorsi intricati in poco spazio.
2) Per quel PIC in particolare non conosco nulla. I 2 programmi free che uso (ic-prog e epicwin) non lo prevedono.
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