...."le differenze dalla vecchia scatola di coda sono piu' plastica caricata intorno alla vite (come si vede nella foto che hai postato) e la plastica e' piu' caricata, quindi piu' rigida e fragile" ....
più caricata = più plastica ??? .... quando si parla di plastica caricata si intende un polimero additivato con cariche (di solito inerti) che hanno vari scopi, dall'aumento di massa e diminuzione di costo (carbonato di calcio, usato nei cestelli delle lavatrici ad esempio) alle fibre di vetro (specialmente nei tecnopolimeri come il Nylon, per aumentare la resistenza) oppure con microfibre di carbonio, per aumentare rigidità e caratteristiche meccaniche.
Non c'entra nulla il volume, in quel caso (nell'esempio della foto) il maggior volume intorno agli occhielli è opportuno sia per evitare l'innesco di cricche sia per facilitare il flusso della resina durante l'iniezione. Basta leggersi un qualsiasi manuale o anche opuscolo divulgativo sulle materie plastiche per trovare sempre caldamente suggerita la soluzione adottata.
..." non sempre i rinforzi migliorano la rigidita' della struttura, il carbonio e' troppo fragile e si rompe troppo facilemente, prova a fare una fusoliera di un veleggiatore da gara INTERAMENTE IN CARBONIO, al primo lancio ti si apre in due, fidati, testato di persona" ...
???
???
infatti, i telai di F1 li realizzano con carbonio e mollica di pane, altrimenti andrebbero in pezzi alla prima curva ... fidati !
ma come vi vengono certe idee ???
Che la rigidità del carbonio possa - in taluni casi estremi - essere un problema è sicuramente vero, ma non si può trattare un argomento così serio e complesso in questo modo.
Piuttosto, il problema che si sta presentando ai meccanismi di coda del Protos sono quasi certamente da additare a un qualche problema di progetto o di realizzazione o di entrambi. Potrebbe anche darsi che una progettazione troppo "spinta" di un componente, in presenza di uno stampaggio fuori dai parametri o di altre situazioni limite, porti al cedimento del componente.
Io credo che un componente delicato e critico come il rotore di coda di un elicottero dovrebbe essere sempre oggetto di una progettazione "prudente" tendente a prevenire rotture catastrofiche (e potenzialmente pericolose).
Credo sia assai poco probabile che congetture liberamente espresse, in assenza di elementi oggettivi, possa individuare la causa dei cedimenti.
Sono certo che sia interesse e volontà del produttore intervenire prontamente per ristabilire un buon livello di affidabilità e sicurezza del prodotto.
Ciao
Paolo