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Bisogna mettere in conto la rottura di un elastico, per cricche od altro, ogni 3/4 voli: questo perchè, almeno secondo quello che mi hanno insegnato, gli elastici vanno tirati molto, quasi al limite, e agganciati ai piolini praticamente all' estremità esterna, in modo che all' urto eventuale l' elastico possa o rompersi o saltare via facilmente. Quindi è facile che l' elastico, così trattato, soprattutto perchè quando sganciato finisce spesso per terra o viene tolto usando le unghie!!!, e si formano delle piccole rotture che sforzate di nuovo provocano la rottura dell' elastico.
Il mio consiglio è quindi di montare elastici abbastanza sottodimensionati, soprattutto come spessore, e di montarne non 2 ma 4, incrociando i primi 2 a X e gli altri 2 dritti a I, stando attenti che non siano troppo "lenti", perchè in questo caso l' ala si può spostare durante il volo, se proprio volete essere ancora + sicuri potete mettere gli elastici a X un poco più robusti e meno tesi, ma l' importante è che gli altri siano + sottili e + tesi. se accorciate al minimo indispensabile i piolini fate ancora meglio, praticamente piegando l' ala da una parte per 20/30° dovrebbero saltare via gli elastici più tesi.
Ho scoperto che, mentre gli elastici che si trovano nei negozi di modellismo vanno bene se si tendono molto, ms soffrono le cricche, gli elastici che si trovano nei negozi per campeggiatori (quelli larghi e sottili, non quelli quadrati) sono molto più resistenti, quindi si possono montare come incrociati a X e tenderli di meno.
Nel caso di modelli a scoppio la miscela compie danni irreparabili anche solo dopo un volo, se ci si dimentica di pulirli con acqua e sapone (non con lo spray per pulire il modello, che spesso contiene alcool).
Ho usato anche l' elastico con la guaina di tessile, tipo quello da portapacchi ma il più sottile, è sì robustissimo, ma NON si rompe, e se il tessile è al massimo invece di sganciarsi si tranciano i piolini o peggio si taglia l' ala....
Scusate per il trattato, ma a volte le cose + semplici sono le + difficili a descriversi a parole, come si dice "si fa prima a farlo che a leggerlo".
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