Citazione:
Originalmente inviato da OrsoBruno Inteno dire che più angolo d'attacco ha l'ala piu stabile è il modello a scapito dell'efficienza.
Se riduco l'angolo miglioro l'efficienza ma probabilmente uscito dal range di velocità ottimale (esempio lo rallento troppo) perdo il controllo.
Qual'è il compromesso giusto? |
Allora, chiariamo un po' di definizioni altrimenti andiamo poco lontano:
Angolo d'attacco(alfa): angolo tra la linea di corda del profilo dell'ala e la direzione del flusso d'aria
Diedro longitudinale (DL): angolo tra la linea di corda del profilo dell'ala e la linea di corda del quota.
-> più diedro longitudinale ha il modello più è stabile lungo l'asse di beccheggio (cabra-picchia) ad una determinata velocità MA se esco da questo piccolo intervallo sono costretto ad utilizzare in modo portante o deportante le superfici di coda e quindi perdo in efficienza. Inoltre sfrutto solo una piccola parte della polare del profilo (solo quella ad alti Cp).
-> se riduco il diedro longitudinale ho un modello che si comporta bene in generale in tutte le condizioni sfruttando tutte le caratteristiche della polare MA perdo in stabilità (devo correggere più spesso) fino ad arrivare ad un modello neutro (sta' come lo si mette, ad esempio un F3A con DL=0). -> la perdita di controllo arriva quando il baricentro è troppo arretrato PER quelle condizioni di DL, paradossalmente può essere instabile anche un modello con un DL esagerato. Questo fenomeno di instabilità
avviene a qualunque velocità.
-> tutto ciò da non confondere con lo stallo, ovvero quel fenomeno di distacco dei filetti fluidi che avviene quando il profilo oltrepassa l'angolo di attacco limite per quella velocità. In questo caso di solito si è rallentato molto il modello (
bassa velocità), si sta volando con il cabra tirato (DL elevato) e con il muso in alto (alfa elevato) per permettere all'ala di deviare verso il basso sufficiente aria da garantiere la portanza, basta un attimo e ..... I modelli con DL elevato di solito volano lenti e quindi più prossimi alla minima velocità di caduta (volo in termica) ma anche più vicini alla velocità di stallo e qui sta' il bello del gioco