Discussione: servo o verricello?
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Vecchio 28 ottobre 08, 12:50   #10 (permalink)  Top
claudio v
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Originalmente inviato da mark566 Visualizza messaggio
chiedi info a claudioV per MP... ti dirà cosa correggere.....c'era cascato anche lui in quel progetto e credo possa darti indicazioni migliori delle mie...
una cosa posso anticipartela... se la fai del peso indicato ti resta un bordo libero di un paio di cm... troppo pochi!!!!
ricordo anche che c'era qualcosa che non quadrava con la posizione dell'albero....
Penso si possa rispondere direttamente qui.
Era una vecchia topic (2 anni fa) di una altro forum e penso di poter riportare parte dei contenuti scritti da me senza che nessuno se la prenda a male.
Ecco in base ai miei conti cosa esce dalla verifica del progetto di Luna rossa della rivista.


Dato che alcuni amici modellisti hanno visto il progetto di Luna Rossa di Bonaventura pubblicato su Modellistica e mi hanno contattato per avere informazioni a riguardo, apro questa Topic.
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Verifiche in statica
Facendo i calcoli e lasciando 100 mm a poppa e 65 a prua fuori dall’acqua, la lunghezza al galleggiamento risulta di circa 685 mm
Il CR corrispondente si trova a circa 370 mm da inizio galleggiamento (e quindi a circa 435 mm da prua) e il baricentro del bulbo andrà piazzato lì o lì vicino (1-2 mm verso poppa sarebbe meglio rimanendo entroi i pesi supposti che seguono)
Per ottenere una corretta lunghezza al galleggiamento in scala e con un minimo di bordo libero il peso dovrebbe non superare i 1300 grammi : peso dello scafo finito di 200-300 grammi max per un peso del bulbo di 600-700 grammi.
Questo presuppone anche l’utilizzo di componenti leggeri: batterie da 50 grammi, un microservo da 20-30 grammi per il timone e uno std da 50-60 per le vele.

Dal calcolo preliminare dei baricentri, le batterie di bordo potrebbero dover essere portate più a prua: sarà bene prevedere questa possibilità in fase di allestimento interno.
L’albero non dovrebbe superare i 60-70 grammi completo di tutto, le vele dovranno essere il più possibile leggere (tessuto / poliestere da 30 gr/m2 max).

Appendici immerse: la corda media minima non dovrebbe scendere sotto i 35- 40 mm per motivi idrodinamici.
Ne consegue che la larghezza a disegno del timone è sotto il minimo per garantire efficacia a bassa velocità: la pala andrebbe allargata di almeno 1,5 – 2 cm a poppa dell’asse.
La larghezza della deriva è al minimo, ma dovrebbe andare.

Centrature.
Il centro di deriva risulta circa 10 mm avanti al CR (circa 1,5 % di LWL come su alcuni miei modelli) e a mio parere è corretto.
Il Centro velico con le vele grandi a progetto risulta avanzato di circa il 3% dal Cd e il 4,5 % dal CR.
A mio parere è poco: bisognerebbe portare avanti l’albero di 1- 1,5 cm o usare la randa più piccola che si trova sul disegno appena il vento supera i 3-4 nodi.
Se poi consideriamo che è praticamente uno scafo a spigolo e che quindi dà un po’ più di momento orziero rispetto a uno più “tondo”, potrebbe esserci bisogno di avanzare ulteriormente le vele, quindi porterei subito avanti l’albero e mi terrei di riserva piccoli interventi sul piano velico.

In conclusione il progetto presenta una sola grossa criticità, : occorre fare molta attenzione ai pesi, altrimenti si perderà subito la lunghezza “in scala” e si andrà incontro a svariati problemi di centratura , di margine di galleggiamento dovuti al bordo libero ridotto o di riduzione della zavorra a discapito del momento raddrizzante.
Con un piccolo avanzamento dell’albero e componenti Rc leggeri potrebbe uscirne una barca abbastanza performante.


Saluti
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