Citazione:
Originalmente inviato da sloper_marco  Lo sviluppo di un modello prefigura un corretto rapporto fra struttura e sovrastrutture in una visione organica e ricondotta ad unità, non dando certo e per scontato, in termini di efficacia ed efficienza, il coinvolgimento attivo di tutte le componenti, presupponendo inoltre la puntuale corrispondenza fra progetto ed obiettivi, il tutto secondo un modulo di interdipendenza tra stabilità orizzontale e verticale, ovviamente non assumendo mai come implicito, e nella misura in cui ciò sia fattibile, la ridefinizione di un nuovo modulo.
A parte questo, il quadro descritto prefigura un organico collegamento interdisciplinare ed una prassi di lavoro di gruppo al disopra di interessi e pressioni di parte ipotizzando e perseguendo, in un ambito territoriale omogeneo e ai diversi livelli, un indispensabile salto di qualità.
Ovviamente Il criterio metodologico presuppone la ricognizione del bisogno emergente e della domanda non soddisfatta in maniera articolata e non totalizzante, non dando certo per scontato, con le dovute ed imprescindibili sottolineature, la ridefinizione di un nuovo piano.
Non so se sono stato chiaro...  |
Assolutanente no, non sei per nulla strato chiaro. E ciò si evice considerando che, nel tuo ragionamento, non appare alcuna spiegazione del momento, se non storico, almeno picchiante, visto alla luce dell'imprescindibile convergenza parallela tra la necessità strutturale e la susseguente emergenza di tensioni aerodinamiche che potrebberto tendere ad alzare l'invitabile conflitto di interessi tra insostenibile leggerezza della baionetta e le necessità delle masse, in questo contesto intese non già come propulsore della lotta di classe quanto di mera massa ponderale del modello, che politicamente deve essere sempre persa in debita considerazione.
Insomma, sei un dannato riformista controrivoluzionario.
