Citazione:
Originalmente inviato da giobalde Nella discussione lannciata da Esti sul logger (o meglio registratore della durata di un volo di gara) si è tirato in ballo la questione Trofeo Pellizza e relativo regolamento.
Alcune note ed alcune proposte che spero rivitalizzino la Formula.
Nel tempo, ma questo è di tutte le formule di gara, e' andata scemando la partecipazione (dato di per se'
non negativo), ma soprattutto e' quasi scomparsa la voglia di gareggiare ,di confrontarsi e di migliorare le proprie prestazioni. Complici di questa situazione molteplici fattori che tutti conoscono.
A solo titolo di esempio e permettetemi di riderci su' (in senso buono e sano, non sghignazzando o volendo essere malevolo) uno dei trainatori sganciava a tempo (non aveva o non era piu' funzionante l'altimetro). Il tempo era peraltro variabile dai 25 ai 45 secodi.
Il sottoscritto d'altronde ha effettuato quasi tutto il suo volo sopra le piste di partenza ed atterraggio.Ovviamente a quota infinitesimale.
Ecc. Ecc.
Cosa si puo' fare per ridare serieta', sicurezza e serenita' all'ambiente?
Queste le mie proposte.
Nuova stesura del regolamento con evidenziata in modo sintetico la parte relativa allo svolgimento della gara.
Elevazione della quota di sgancio ( 250/300 metri rende meno influenti le inevitabili differenze tra i vari altimetri nei vari momenti della gara).
Peso del modello deve essere introdotto un peso minimo oltre quello massimo.
Deve essere meglio definito il concetto di semiriproduzione ,non ci si puo' accontentare della frase "ma che modello è ?" e della ovvia risposta.
Il primo lancio DEVE essere effettuato a sorteggio (per permetterlo TUTTI devono essere in possesso di almeno tre frequenze) Con tre trainatori operativi in 1 ora quanti modelli si possono portare in volo?.
Nelle successive ore traino libero ma con finestre operative di 90 120 minuti entro le quali ognuno puo' volare una sola volta.
Il tempo di volo parte dal momento in cui l'aliante si stacca dal suolo (momento facilmente e da tutti rilevabile) e termina nel momento in cui l'aliante tocca il suolo ( e per suolo intendo il suolo ! non la punta del filo d'erba a 10 cm dal suolo).
L' eventuale sforameto dei venti minuti NON DEVE ESSERE UNA MALEDIZIONE DIVINA (100 PUNTI DI PENALITA' TI CREDO CHE TIRO A FREGARE) semplicemente mi verranno detratti punti.
L'atterraggio deve avvenire in linea con la pista, che deve essere divisa in settori che assegnano diversi bonus.
Il modello quando fermo deve poggiare su due punti e l'atterraggio a giavellotto deve essere sanzionato con la mancanza di abbuono.
Il mancato atterraggio in pista provoca di perse' dei danni al modello, e volte pure INFIERIRE CON DEI PUNTI DI PENALIZZAZIONE?.
Insomma lo avrete capito che per me il paragrafo 5 I/P 8 e' da ELIMINARE nella parte punitiva. Quale atroce delitto ho commesso atterrando OLTRE 200 METRI DALLA PISTA ? A Modena si usa una frase dialettale veramente efficace
m. v. a c..... t. e t.. q.... dove al posto di q.... ognuno puo' liberamente scegliere il soggetto.
Basta ho i diti stuffi ciao giobalde. |
Rispondo a mente fresca,dopo il ritorno dalla pista del Gruppo Alto Tevere di
Anghiari
Le tue osservazioni sulla regolarità dei traini non fanno altro che sostenere il mio tentativo di semplificare e rendere plausibile una gara che ,a mio modesto parere, ha pochissimi difetti regolamentari.
L'introduzione dei sistemi di rilevamento del tempo elimina la necessità di avere tante persone disponibili a spendere la loro giornata per il piacere degli altri.
Se questi sistemi si dimostrassero efficienti la proposta di prendere il tempo dal decollo decade automaticamente.
In ogni caso prendere il tempo dal decollo non mi sembra per niente corretto se si sgancia a quota prefissata e non a tempo.
Lo sgancio a tempo,poi,porterebbe a quote diverse in funzione del peso del modello,del momento del trainatore ecc.ecc.
Peggio di quello che succede ora.
La soluzione potrebbe essere quella di dotarsi di altimetri all'altezza del progresso tecnologico che si è avuto nell'ultima decina di anni.
Ho visto funzionare correttamente altimetri messi a punto da un amico di Ferrara che si resettano ad ogni atterraggio.
Veniamo al secondo punto:la quota di sgancio.
Dieci metri in più o in meno non fanno differenza,se gli altimetri funzionano come ho visto non vedo necessità di cambiamenti,anche perchè da quote più alte la termica si trova più facilmente ed allora ci sarebbe una riduzione delle difficoltà e diventerebbe difficile distinguere gli uomini dai bambini
Sul peso minimo potrei anche essere d'accordo,mentre eliminerei il peso massimo.Peso elevato significa modelli di grandi dimensioni che richiedono più spazio per spiralare e più spazio per atterrare,la cosa rende il volo più difficile.Se la cosa sta bene al concorrente perchè impedirglielo?
Non sono d'accordo con le finestre e con la scelta ad estrazione per il primo volo.
Avendo conosciuto Dino Pelizza sono sicuro che la scelta di lasciare assolutamente liberi i concorrenti di scegliersi il momento del traino,a parte il primo da farsi entro le prime 2 ore,è da imputarsi al desiderio di consentire delle scelte tattiche di consentire cioè al pilota di guardarsi attorno e vedere quando ci sono termiche e volare e quando non ce ne sono e stare a terra.
Tu mi dirai che la fila impedisce questo.........anche il controllo della fila porta ad una scelta tattica.
La fila come tale non esiste più,ora si va su prenotazione e si sono evitati certi ...inconvenienti.
Per quanto riguarda il discorso riproduzioni sfondi una porta aperta,Forse ti ricorderai che diversi anni fa ,al Vettore con te e Francesco avevamo già pensato a spingere su questo punto.
Basterebbe rendere obbligatoria ,in caso di richiesta da parte di diversi concorrenti,la presntazione del trittico su cui si basa il modello e lasciare la decisione alla Direzione di gara.
L'atterraggio e le penalità:fanno parte della gara .........hai mai sballato a Sette e mezzo ?
Di atterraggi a punta tipo F3J non ne ho mai visti e non credo che se ne vedranno mai coi modelli che si usano.
Fuori campo è fuori campo ,la suddivisione della pista è una cosa improponibile ,a meno che non si prenda la posizione del tocco a terra e non di dove si ferma il modello.
In definitiva:
se vogliamo rilanciare la Formula Pelizza così com'è ed una volta rilanciata si vuole provare ad apportare qualche modifica sono d'accordo.
Bisogna però smettere di proporre formule alternative e darsi da fare per organizzare almeno 3 gare all'anno.
E forse ci siamo.
Le gare di atterraggio sono per i bambini