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Originalmente inviato da DANIELVALSESIA Grazie per i complimenti sull' analisi sergio, però non credo che sia esatto dire che le termiche partono da 150 m di altezza!! anzi, l' albedo è una tabella che riguarda proprio il suolo, questo viene surriscaldato diversamente e trattiene in maniera diversa il calore proprio per la sua morfologia. La termica infatti si stacca terra , ma proprio terra !
Faccio un esempio : perchè i campi arati sono zone dove è facile trovare dei moti convettivi? Perchè l' aria si scalda nelle increspature del terreno ( oltrettutto scuro e quindi che assorbe bene i raggi del sole) queste increspatore sono alte al max 30 cm , è da li che quando l' aria calda azionata da un punto d' innesco si spinge verso l' alto per differenza di temperatura e sale per conduzione fino alla quota di condensazione; inoltre un campo arato è privo di vegetazione che tratterrebbe una parte di calore per svolgere le proprie funzioni vitali, queste è un altro motivo per il quale i campi arati sono ottimi per la generazione di termiche.
Oltre all' F3K e a volare con gli alianti modelli , sono anche pilota di parapendio e ti assicuro che per esperienza personale le termiche partono proprio da terra, anzi queste in fase di atterraggio sono molto molto pericolose perchè hanno la massima potenza e si rischia di avere una chiusura della vela ad altitudini troppo basse.
Ho un paio di amici con due viti nelle gambe proprio per termiche in atterraggio a 10 m di altezza, dire che partono da 150 non è corretto, anche perchè, cosa succede allora alla bolla ? che fine farebbe per i primi 150 m? forsi ti sei confuso con l' inversione termica..? |
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Originalmente inviato da Sergio_Pers Nessuna confusione...mai voluto dire che le termiche non si formano dal suolo.
Ho solo detto che gli studi sul comportamento delle termiche prendono in considerazione la loro condizione sopra quelle altezze...
In pianura e vicino terra ci sono solo "bolle" piu' o meno estese e che possono staccarsi con piu' o meno forza (dipende dalla loro massa)
... basta ricordarsi del "windshear" (o vento variabile) negli aeroporti.... lo stesso fenomeno che vi fa paura in atterraggio.
E non parlo neanche di termiche tipo quelle che possiamo trovare sopra il mitico "campo di grano", in estate, mentre il contadino lo trebbia..
Per fare questo il territorio, oltre al suo potenziale albedo, deve avere una "massa termica" sufficiente..
Parlo, invece, di "microclima" in cui vola spesso un F3K in gara o, nel nostro caso, in un percorso costellato da alberi come un campo da golf.
Sono situazioni veramente diverse... una bolla, spesso, e' piccola, brutta e maledetta.. il resto e' solo aria che si muove (le famose "false termiche" di Joe Wurtz), ed e' in queste situazioni che qualche volta hai la sorpresa di trovare la' dove, secondo le sacre scritture, non dovrebbe esserci niente..
Volevo dire solo questo...
Sergio |
Vi piacerebbe vedere cio' che ho visto io...eh? Se vi fermate nei campi a luglio quando sono belli secchi, vi rendereste conto di tante cosine simpatiche.
Termiche che vanno controvento; termiche ferme, che stanno li a pomparsi e a rigirare per dei bei minuti prima di staccarsi, per poi mantere il culo a terra e mandare su solo un pennacchio di mezzo metro di diametro....con tutto il resto della bollona che si gira su se stessa ferma li a terra.
Credo che Sergio intendesse che sopra i 100-150m (ma a forza di volare, mi sto convincendo che è il limite sta tra i 70 e i 90 a seconda del tempo) le termiche si organizzano in maniera diversa....molto diversa.
Finchè non hanno la forza di stacarsi da terra...beh....quella è "aria di nessuno" ed è sempre un bel ribollire caotico, non di certo organizzato in tabelle.
come dice qualcuno "sotto....no ghe mia la gradela"