QUOTE=giank1957;1144426]Che alle 2 di notte io possa aver scritto cavolate ci sta tutto ma forse non mi sono spiegato!
........
ovviamente con pennello a setole fini e dense e mano umana LEGGERISSIMA senza praticamente pressione....
Sono stato più chiaro???
![:)](/forum/images/smilies/smile.gif)
Ah ovviamente uso resina epossidica.....
... e fino ad ora, per la mia limitata esperienza ha fatto effetto....
Ciao
Giank[/QUOTE]
Secondo me già alle 23:42 qualche effetto c'è...
![:P](/forum/images/smilies/tongue.gif)
Non è che sei ancora scioccato dalle litigate con il "domopack" di qualche notte fa???
E' Orogoto che scriveva a proposito del lucidare il polivinilico e senza cera sotto (almeno per quel che ha scritto)
Quello che fai tu va benissimo ed è il sistema super collaudato per non avere sorprese.
Il polivinilico, comunque, tende a sciogliersi appena se ne mette sopra dell'altro per cui alla fine più mani o una sola cambia poco o nulla, per quel che abbiamo visto finora nei nostri stampi di ali, fusoliere e barche. Al limite, si usa ripassare, dopo aver controlato a luce radente lo stampo, nel momento in cui si trova qualche imperfezione.
Altri vantaggi del polivinilico sono:
fare una barriera tra la cera e il laminato perchè talvolta qualche resina o gelcoat sulla cera tende a fare delle goccioline senza distendersi.
Separare il laminato dalla cera in modo che a pezzo finito ci siano molte meno tracce di distacante che creano problemi per le operazioni successive (incollaggi/verniciatura, etc).
Per metterlo il sistema migliore che abbiamo trovato finora è la spugnetta di microfibra con cui viene "tirato" sulla superficie unita a una leggera diluizione. Praticamente zero bollicine e superficie a specchio subito: io uso di solito quello di Schaller, con altri tipi potrebbe essere diverso.
Ciao.
p.s. ma alla fine l'hai fatto lo stampo e/o lo scafo di cui si parlava qualche tempo fa?