Citazione:
Originalmente inviato da RgmSystem .... a me sembra che quanto sia infiammabile l'idrogeno non lo sappia nessuno dei professori che scrivono in questo Forum...
Ce lo vuoi dire tu?
A proposito : l'Hindenburg NON e' esploso e ad essere precisi nessuno ha visto neppure gli oltre 200 000 mc di idrogeno bruciare ... |
Ciao a tutti, mi presento: ho cominciato con l'aeromodellismo negli anni 70, ho percorso tutte le sue fasi, dal volo libero al vvc al volo rc, sono appassionato di riproduzioni ed in generale mi piace ancora costruire in balsa anche se, per motivi di tempo, spesso sono costretto a ripiegare su modelli ARF.
Vi riporto qui di seguito un estratto dalle schede per l'uso in sicurezza di bombole di gas a pressione da cui si può facilmente ricavare il perchè della forzata preferenza per l'elio:
Schede per l'uso in sicurezza dei gas: IDROGENO
2.5 Infiammabilità
L'idrogeno ha un limite di infiammabilità in aria alla temperatura di 20°C ed a pressione atmosferica, compreso tra 4% e 74,5%.
La temperatura di infiammabilità a pressione atmosferica è 570°C.
2.6 Corrosione
L'idrogeno ha una notevole azione riducente, avendo grande affinità per l'ossigeno e tutte le sostanze ossidanti.
3 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITÀ
3.1 Infiammabilità
Forma miscele infiammabili con l'aria entro limiti molto estesi e si accende con molta facilità.
Essendo molto più leggero dell'aria, si diffonde facilmente.
Al contrario degli altri gas, si riscalda nell'espansione e ciò può provocare fenomeni di autoaccensione a contatto dell'ossigeno dell'aria.
3.2 Effetto ustionante
L'idrogeno non è tossico, ma il suo impiego allo stato liquido deve essere eseguito con cautela perchè a contato con la pelle provoca ustioni da freddo.
Schede per l'uso in sicurezza dei gas: ELIO
2.5 Infiammabilità
L'elio è un gas non infiammabile.
2.6 Reazione con altre sostanze
Non avendo proprietà corrosive, può essere usato a contatto di qualsiasi metallo.
3 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITÀ
Trattandosi di un gas chimicamente stabile, non corrosivo, non infiammabile, non tossico, le sue caratteristiche di pericolosità dipendono esclusivamente dal fatto che può diventare asfissiante qualora, in caso di fuga o di predita di bombole o impianto che lo contengono, vada a ridurre la quantità di ossigeno presente nell'atmosfera.
Può provocare ustioni da freddo allo stato liquido.
Durante la prima guerra mondiale si diffuse l'utilizzo di munizionamento incendiario soprattutto nei caccia destinati all'intercettazione di dirigibili e palloni frenati, i quali, utilizzando idrogeno per il riempimento risultavano particolarmente esposti al rischio di incendio.