Discussione: HeliXcross
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Vecchio 03 settembre 05, 05:36   #24 (permalink)  Top
enzocabrio
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Data registr.: 11-07-2005
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Non ho nulla da coprire, io.
Le offese te le sei cercate e sono venute a te come un boomerang torna nelle mani di chi lo lancia, e ti diffido dal prendere pezzi di mie frasi e appiccicarle insieme cambiandone, distruggendone, svilendone, deviandone il significato intrinseco. Quello che dico io ha senso solo nel modo esatto con cui io ho costruito la mia frase e non hanno nessun senso nel modo indecente in cui le hai “disfatte” tu. Dire “cretino” a qualcuno ha senso ed è leggitimo solo ed unicamente a seguito di una affermazione cretina dell’interlocutore, altrimenti è offesa. Ma se tu dici una cretinata, dirti “cretino” vuole solo dire che ho rilevato e messo una sottolineatura a quanto tu hai detto e non c'è offesa.
Quindi, non provarci mai più o io prendo tutte le tue vocali, tutte le tue consonanti e le risistemo a mio piacimento per “metterti in bocca” una qualsiasi cosa (anche se, peggio di quelle che dici da te… mi risulterebbe difficile)
io ho mille risorse di qualsiasi genere, tu sai solo tentare di applicare evoluzioni linguistiche basate su stolte analisi dei contenuti e del tutto fuorviate, insulse, indegne di essere lette.
Non c’è una virgola di “falso” in tutto quello che io ho affermato e solo tu resti quello che, ancora, non ne vuole prendere coscienza. Ribadisco tutto quello che ho detto (ma nella mia forma esatta, non come la hai capita e riportata tu)
Io parlo di “fatti” ed uso le parole a pieno proposito perché faccio sperimentazione, tu, non sai nemmeno cos’è e lo dimostra il tuo stolto progetto che ha di buono solo una operosità pari a quella di una formica.
Usi le parole in modo inappropriato e “premesso” suona vuoto come un ingranaggio sdentato.
I tuoi punti 1, 2 , 3 seguono questa logica: “se io non ho perduto una tonnellata di diamanti, vuol dire che possiedo ancora una tonnellata di diamanti” ma, se ti frughi bene le tasche, vedrai che non ne hai. “se inclino gli assi rotore” prescinde che tu sia in grado di farlo. Ma non lo sei senza ciclico. Ne tu ne il tuo eli ne nessun altro elicottero o pseudo simile (ma ti è chiaro il concetto intrinsecamente legato alla parola “elicottero)?
poi mi citi il ba 609 e v22… ma sei fuori? Quelli non sono elicotteri! Il concetto di elicottero è ben diverso! Altrimenti, quando sebastiano silvestri fa un torque roll con un aereo potremo dire che sta pilotando un elicottero… ma così non è! Sono due cose distinte e separate. Come un convertiplano ed un elicottero. È tutto legato a parametri che ti sfuggono completamente. A rapporti tra disco rotore e massa dell’aeromobile. Un convertiplano riesce a ruotare le sue eliche per il motivo che ha esubero di potenza, che le eliche producono un disco di superficie insignifcante rispetto alla massa dell’aeromobile (e per questo “insignificante” motivo, un convertiplano consuma 25 volte più di un elicottero quando è fermo in hoovering… e non ci può restare a lungo o i motori ne risentono) un convertiplano basa il suo funzionamento, il suo governo su parametri, concetti, principi totalmente diversi da quelli dell’elicottero. E, comunque, il convertiplano, è considerato un ibrido con più compromessi che vantaggi. Non ha la robustezza dell’aereo e non ne ha la intrinseca semplicità. Non ha le caratteristiche dell’elicottero pur avendone molti svantaggi tra cui la complessità e criticità strutturale.
chiami elicottero birotore il solotrek? Ma dico… ma che cosa sti dicendo? Quello un eli? Ehi, ma che libri hai letto tu? E come ti salta in mente di chiamare in causa la Agusta Bell Boeing … ma sei fuori davvero tu eh! Io ti ripeto che mai e poi mai è esistito un elicottero volante che basasse la sua capacità di volare sulla inclinazione dei rotori. Probabilmente ci sarà stato qualcosa di sperimentale basato sulla estrema riduzione della superficie rotorica e aumento della massa dell’aeromobile con incremento di potenza utilizzabile ma… è roba che avrà interessato pochissimi sperimentatori alla ricerca di qualche caratteristica innovativa che poteva essere utilizzata in situazioni estreme. La pianti di dire ca…te? Perché non mandi tu il tuo progetto alla Agusta e senti cosa ti rispondono? Io che cosa gli devo dire a quelli della Agusta? Gli do le mie dotte spiegazioni sul motivo percui non si sognerebbero mai di pensare che possa funzionare un eli senza ciclico? Ma se lo faccio quelli mi rispondono: guarda che lo sappiamo! Mica altro! Solo tu insisti… e cosa dovrebbero rottamare? Quale eli è mai stato progettato con rotori a passo fisso e pale intersecanti (e quindi a stesso numero di giri) che abbia mai staccato i suoi pattini dal terreno? Quando mai? Dove, quale, quando? Poi parli del gen h4. che cavolo è? Di certo non è un elicottero! Ma tu, lo sai cos’è un elicottero? E allora, dato che non lo sai… perché dici tutte queste cose disorientanti per chi ti legge? Non pensi che qualcuno potrebbe essere fresco di mente (un ragazzo di 14 anni magari) e pensare che possano esistere elicotteri che hanno il rotore che si inclina… solo xke lo hano sentito dire da te!
Ma non ti viene lo scrupolo di andare a fondo a quello che dici?
Precessione giroscopica. Ebbene? Che c’entra? Non ho mai detto che questo fosse un problema che avrebbe impedito al tuo eli di volare… anche xke, altrimenti sarei un idiota io stesso dato che, per eliminare totalmente e definitivamente la precessione giroscopia (laddove serve) basta semplicemente dare un comando anticipatamente ! ! ! e allora, tutta la difficoltà si azzera!!! Lo sanno bene quelli della shluter che, per evitare il disorientamento causato nei modellisti che montano un eli da zero… con il piatto che, per inclinarsi in avanti avrebbe dovuto esser inclinato a sinistra… hanno “inventato” lo sfasamento di 45° sui leverismi del piatto/flybar/pala. Un piccolo espediente che ha evitato a molti di “essere sicuri di aver montato bene il rotore” e poi… sfracellare l’eli al primo decollo. E di nuovo vedo che ti sei permesso di prendere le mie parole da un contesto e stravolgerle per dimostrare una tua assurda tesi. Ripeto. Non farlo mai più con me!! Le mie parole devono stare nella forma e el contesto dove io le ho messe! Ci siamo capiti? Non provarci più!!!. E allora… parlavo di conflitto di coppia/forza per dire esattamente quello che chiunque che abbia un briciolo di onestà intellettuale avrebbe capito dalla frase chiara e limpida che ho espresso! E dicevo che ci sono problematiche concrete e mal risolte in un elicottero tradizionale. Quella che sicuramente fa dannare tutti i ragazzi che si comprano un … dragonfly o twister o altro. L’eli “scivola” al momento dello stacco da terra e, alle volte si capotta! E questo è un momento critico per qualsiasi elicottero. Il motivo risiede nel fatto che un elicottero è un aeromobile che si basa su un progetto ricco di compromessi tecnici. Al limite del tollerabile. La coppia generata dal motore/rotore/aria, genera una controcoppia che tende a far ruotare l’eli nel verso opposto (mi capisci? È abbastanza chiaro?... mi segui o pensi a come prendere le mie parole e distorcerle come sempre?) questa tendenza a girare dell’eli viene contrastata dal rotino di coda. Ma il rotino di coda genera una spinta, una forza, un flusso di aria (come lo capisci meglio?) nella direzione opposta. Miracolo! L’eli non gira più ! ! ! ora è “fermo”. Si col cavolo ! l’eli non gira più ma l’aria spinta dal rotino di coda resta “attiva” e genera una spinta! Questa spinta non può essere contrastata da nulla fino a che l’eli non si stacca da terra e si inclina (e inclina anche il rotore con il ciclico) nella stessa direzione di dove soffia l’aria il rotino generando a sua volta un flusso d’aria nella direzione opposta e fermando la traslazione dell’elicottero. Ma in quei secondi, prima che l’eli si stacca da terra (soprattutto quando a guidarlo è un pilota alle prime armi che crede che convenga staccare con progressione) l’eli “scivola” e, se non staccato con decisione e contrastato col ciclico, può dare origine ad un fenomeno di esacerbamento della condizione, fino al fatidico capottamento. Di questo parlavo io… e volevo dire che questo poteva essere si, un argomento di studio e progettazione di qualcosa di nuovo su cui soffermare le proprie energie. Ma tu sei davvero poco ricettivo e comprendo adesso che il tuo lavoro non era realmente finalizzato alla ricerca di qualcosa di nuovo, altrimenti, saresti dovuto essere mille volte più ricettivo di quanto non ti sei dimostrato. …
ah, dimenticavo… la storia del tempo impiegato a realizzare il tuo progetto… beh, sai che ti dico? Invito i lettori che hanno avuto il sollazzo di leggerci fino a qui di andare a vedere quello che ho scritto e che volevo dire nella precedente mail. Forse a qualcuno non appare chiarissimo il legame “tempo impiegato a lavorare sul tuo progetto/gravità della tua situazione vuol dire che non si è divertito. se ci avessi messo 100 minuti potevi essere “compreso” (scusato) meglio. Avendoci impiegato un tempo giustamente notevole (nessuno può lavorare un progetto simile in poco tempo e con poche risorse “psicologico/energetiche” (insomma, ti ci sei impegnato un sacco) senza intravedere l’errore e, soprattutto, a non volerlo sentir rivelato. PoWer è stato esemplare. È stato di una umiltà infiniita e più e più volte si è sottomesso alla tua eloquente arroganza. Ma, a quanto pare, tu non ascolti gli umili, non ascolti gli arroganti (mi ci sono fatto –costretto a strattonate da te-) io e non ascolti i Re (piantala di guardare le figure e leggi i libri di aerodinamica degli aeromobili che sono molto più semplici di quanto temi)
Poi concludo così: non ti ho fatto nessuna offesa, tantomeno gratutita. Appare chiaro a chiunque si prenda la briga di rileggere dall’inizio le “nostre” conversazioni che tu mi hai letteralmente trascinato a questa fase. Non credo che mi ritroverai ancora una volta a rispondeti perché non lo meriti. A meno che tu non ti permetta ancora una volta di selezionare ed isolare le mie parole. In quel caso, forse, potrei tornare a dirti fino in fondo quello che ti ho risparmiato finora. E guarda che non è poca cosa.
Vai avanti per la tua strada e non permetterti più di manipolare le mie parole secondo la tua stolta, incoerente, sorda, cieca, illogica analisi delle parole. Se hai qualcosa da dire (e ne dubito) abbi la grazia di prendere i miei concetti –sol che li comprenda- e rispondi solo a quelli. Non toccare le mie parole perché non le comprendi, non le senti, non ti arrivano, non ci arrivi! Non per altro.

Enzocabrio.
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