Citazione:
Originalmente inviato da m.rik Premesso che attualmente la misura esatta, assoluta, reale non mi interessa.
Attualmente mi basta sapere dei miei attuali pacchi e/o futuri se ne ho qualcuno con resistenza interna maggiore (o minore) rispetto agli altri (misura "relativa").
Comunque sia, il metodo è molto semplice e banale si tratta di misurare la tensione ai capi del pacco senza corrente circolante e poi di misurare la tensione del pacco percorso da una corrente positiva o negativa conosciuta.
Il delta V (chiamala pure "caduta di tensione" per semplicità) con una determinata corrente consente di determinare la resistenza interna.
Questo è quello che poi fanno i miei caricabatterie in modo automatico anche se solo una volta durante un ciclo di carica o scarica.
Anche i caricabatterie più economici come l'infinity 3 della Robbe.
Dopo 10 minuti dall'inizio della carica (o della scarica), la corrente di carica viene interrotta per qualche secondo e misurata la tensione. Poi la corrente risale ad un determinato valore (se non erro 1A) e viene rimisurata la tensione, infine la corrente viene riportata al valore inizialmente impostato per la ricarica del pacco.
Se poi il calcolo matematico interno venga effettuato a 6, 8, 10, 12, o 16 bit, e quali siano gli algoritmi usati per gli arrotondamenti, sinceramente non te lo so dire come non so le caratteristiche e la precisione della misura dei convertitori A/D usati nei miei caricabatterie, ma come ho detto all'inizio, la cosa non mi interessa più di tanto.
A me basta una misura "relativa" e non "assoluta".
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità.
Ciao |
Grazie per il tempo dedicatomi,gentilissimo
Ho riletto più volte la tua risposta,speravo di ricordarmi una formula che avevo in testa sulla Ri per commentarla assieme ma non me la ricordo più,sto spremendo le meningi,niente...il 97,l'anno del mio diploma da elettrotecnico comincia ad essere lontano
Ciao