Citazione:
Originalmente inviato da chesgiai sicuramente conosci questo sito .. Sword ... a mio modestissimo parere la coperta dello Sword è bellissima e realizzata in modo eccelso |
Certo, e` stupendo lo Sword di Bantock
Piu` che una coperta e` una non coperta
Affiora a livello del ponte solo la struttura indispensabile per le funzioni strutturali e su cui incollare il dacron di chiusura.
La struttura portante attorno ad albero e scassa deriva ricalca la funzione del "pozzetto delle IOM" di cui sopra e molte altre barche di Bantock.
Essendo poi chiuso dalla coperta in "adesivo" funge anche da supporto dell'elettronica.
Uno stupendo lavoro di integrazione dei componenti strutturali e di stampaggio sopraffino dove tutti i carici, eccetto i 2 puntoni diagonali che triangolano il fondo dello scafo e gli attacchi delle sartie, sono scaricati sul guscio portante e sulla parete verticale davanti alla scassa che lavora " a taglio". Un vero "cesello" di carbonio
Credo che ci siano almeno 4 diversi stampi per fare i pezzi della coperta che si incollano poi sul bordino "piatto" che esce di stampo monolitico con lo scafo.
L'unico accesso "rapido" apribile meccanicamente e` il bicchierino in cui sono contunuti ricevente e batterie.
Unico neo di soluzioni simili e` la mancanza di accessi meccanici rapidamente apribili e chiudibili per verificare l'interno dello scafo/accedere alle meccaniche, ma su un modelli di quel genere si suppone non ce ne sia bisogno nel corso della giornata di regate e poi... peserebbero
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La ricerca del minimo peso sui classe A e` esaltata ai massimi livelli a causa della mancanza di vicoli di peso minimo/materiali e del poco pescaggio che il regolamento impone.
Naturalmente e` un lavoro stupendo che per essere fatto a quei livelli richiede un'esperienza notevole: non per niente gli artigiani della laminazione che lavoravano per Bantock erano veramente il top... Dico "erano" perche` temo che siano "andati in pensione" e ora Graham sta cercando sostituti anche fuori dall'inghilterra.
Mi so che era anche in contatto con mio amico artigiano a cui ho commissionato l'ultimo lavoro (non modellistico, ma quasi) di Progetto Urca: chissa` che dall'inghilterra non "terzializzino" un po' di lavoro qui in Italia... Non sarebbe male, anzi, sarebbe quasi ora che esportassimo qualcosa in campo "barchistico".