Originalmente inviato da Scj Potrei toglierlo, alla fine, come detto, non serve a granchè Era solo una mia preoccupazione che cmq non ha avuto alcun riscontro
Parlo per esperienze vissute sul mio campo, non in prima persona, comunque accadute in campo.
Extra300 da 2.8 m Atlas Dynamics, motore 100 CC, doppio pacco 5 celle niCd 1800, manciata di sevi, centralina, ecc ecc.
5° volo della giornata: in fase di atterraggio (una botta di c...o immensa) tutte le parti mobili diventano mute, per fortuna che l' unico servo analogico, quello del motore, funzionava ancora, colpetto di motore per superare il fosso ed atterraggio in pista. Appena il modello si ferma, tutte le parti mobili si afflosciano.
Batterie a terra, insufficienti per comandare i servi digitali ma sufficienti per far andare un analogico poco esoso di corrente.
Dopo mille considerazioni si arriva a questa conclusione: la tensione minima per far andare i servi digitali è intorno ai 4 volt (la rx funziona a 3.3).
Se quella tensione si raggiunge in un pacco da 4 elementi, mediamente ogni cella ha ancora 1 V, quindi sufficienti per muovere, anche se lentamente, i servi. La pigrizia dei comandi è l' avvisaglia che la batteria è al termine.
Ipotesi delle 5 celle. A 4 volt, mediamente il pacco è arrivato a 0.8 volt/cella, zona in cui la cella viene considerata (di fatto lo è) scarica. Morale del discorso?
A 4 volt con 4 celle la batteria ha ancora qualcosa da dare, a 4 volt, con 5 celle, il pacco è fritto.
Altra cosa da considerare: con 5 celle i servi sono sì più velolci e potenti, ma a scapito di assorbimenti più alti. Si deduce che il consumo sarà comunque più rapido ed il crollo di tensione ancora più repentino. |