Citazione:
Originalmente inviato da stroncapaperi Apprezzo la tua approfondita analisi.
Ti volevo chiedere, da perfetto ignorante i materia di giroscopi e non solo... , perchè sostieni che un solo giroscopio non serve?
Io non voglio poter lasciare gli stick e guardare il panorama...., io cercherei solo un aiuto a non dare la cabrata fatale.....
Se riesce a bilanciare il ruotino di coda di un eli al variare dei giri del rotore, credi che non riesca a tenere un modello in asse? O due giroscopi su due assi?
p.s. forse tutto nasce dal fatto che non so come funziona un giroscopio.... |
la domanda, almeno per me, è abbastanza complessa; provo a accennare una risposta.
il giroscopio "meccanico" è uno strumento che ha una grande massa in rotazione o gira a elevate velocità, e basa il suo funzionamento proprio sulla conservazione del momento angolare.
un giroscopio meccanico solitamente è un oggetto abbastanza pesante, che difficilmente si presta all'uso aeromodellistico, vengono quindi utilizzati dei giroscopi elettronici solitamente piezo, che sono "sensibili" su di un solo asse.
già per questo motivo 1 solo giroscopio non è sufficente ma te ne servirebbero almeno 2 nel tuo caso per la lettura del rollio e del beccheggio (l'imbardata la controlli tu)
ma il peggio deve arrivare,
uno dei problemi principali credo che stia nell'elemento sensibile del giroscopio stesso che per quanto di massa infinitesima subisce delle "perturbazioni" in presenza di accelerazioni o vibrazioni che vanno a sfasare la lettura della velocità angolare. infatti solitamente sui giroscopi industriali viene specificato un parametro a volte chiamato linear acceleration effect che ti da una stima della sensibilità del sensore alle accelerazioni sugli assi.
il tuo aereo al nel momento inizia ad inclinarsi sarà soggetto anche a delle accelerazioni innestacate dal rollio e dalle forze aerodinamiche che ne conseguono che ti incasinerà il giroscopio, solitamente vengono utilizzati degli algoritmi di fusione sensoriale per filtrare questo tipo di disturbi uno dei più famosi si chiama filtro di kalman. ma per filtrarli efficacemente avrai bisogno appunto di input che ti fungono da termini di paragone. ecco perchè solitamente si accostano i giroscopi agli accelerometri.
alla fine dei conti per avere una lettura stabile dell'assetto solitamente si usano almeno 2 giroscopi (meglio 3) 3 accelerometri e 3 magnetometri. anche se il tuo caso è leggermente più semplice visto che l'imbardata la controlli tu, temo che per una corretta fusione sensoriale servano cmq quasi tutti i sensori sopracitati. quindi praticamente una piattaforma inerziale.
spero di essere stato un minimo utile, io conosco queste tematica più da utilizzatore poichè lavoro su velivoli sperimentali con questi sensori da circa 4 anni, di fatto questo è il pane dei miei colleghi elettronici, io mi occupo più direttamente della parte aerodinamica.
cmq domani chiedo informazioni aggiuntive se ti interessa