Citazione:
Originalmente inviato da chesgiai @ ClaudioD
Questa volta dissentisco dalle tue considerazioni.
- Fare una coperta rigida che non si svergoli nella zona dell'attacco non mi sembra un grande problema.
- Se si progetta il tutto con mini-boccole DU e forature con tolleranze H7 ... di giochi dovrebbero essercene praticamente zero. Certo che se i fori si fanno con un trapano da muri e non si usano viti calibrate .. allora hai tutte le ragioni.
- il peso .... diciamo che da qualche parte ho ancora un bel foglio di carbonio 10x10 sp 6 con tante belle trame incrociate. A riguardo del peso, io direi che sull'altare dell'efficenza qualcosa bisogna pur immolare
Probabilmente hai ragione ... ma meccanicamente è una bella sfida |
E` una bella sfida che molti hanno vinto bene.
Il funzionamento e` ottimo sia in bolina sia alle portanti, l'apertura a farfalla fantastica e stabile, la precisione di regolazione anche.
Uno per tutti lo skalpel di Walicki
vedi qui
Walicki-Boats http://microshop.de/rcsegeln/http://...artikel33.html
Lo hanno fatto altrettanto efficace dei miei amici "anziani" qui a Torino (amici di vecchia data di Walicki) e ne ho realizzata una versione "strong" per le mie barche maxi, sia qualla del record, sia la AC/10.
Funziona benissimo e se ben fatta non pesa molto piu` di un sistema tradizionale.
Il problema, oltre alla rigidezza e alla assenza di giochi e` nell'allineare tutto il sistema. Un piccolo errore angolare di posizionamento laterale e longitudinale rischia di vanificare ogni beneficio compromettendo il funzionamento.
Sul mio sito ci sono varie foto, qui ve ne posto qualcuna.
Il sistema "strong" semplificato ha un canotto con sedi cuscinetti incollato nello scafo a livello della coperta e del fondo con il giusto angolo e un "albero" in carbonio cuscinettato che ci si impegna.
Peso in piu` rispetto a una versione convenzionale e` inferiore a 100 grammi su 17 Kg della barca del record e 24 del coppa america.
Il lavoro di meccanica in questo caso e` ridotto a 2 boccole tornite e un tubo incollate tra loro nello scafo, due boccole di adattamento cuscinetti sull' "albero" in carbonio e altrettante di attacco al boma del fiocco.
I vantaggi sono che in poppa il fiocco apre completamente e in piu` si puo` facilmente gestire con registri micrometrici la sua regolazione (anche via RC).
Quella che si vede sulla prua di Urca for Record era una vecchia meccanica di boma vincolata alla coperta che aveva la possibilita` di regolare gli angoli e la posizione longitudinale.
Purtroppo, dati i carichi imposti dal fiocco (0,7m2) e dal boma da 60 cm, la coperta scatolata in carbonio e la costruzione in acciaio e alluminio non offrivano le sufficienti garanzie di rigidezza nelle condizioni limite del record.
Ho optanto quindi, dopo alcune prove con 20 nodi di vento, di passare all'albero passante e di li` in poi non ci sono stati piu` problemi.
La regolazione veniva mantenuta da zero al vento massimo (20 nodi) del gioco 1 senza particolari problemi.
Quello che rimane della meccanica base serve solo a tenere l'attacco in coperta del fiocco e a permetterne la regolazione lato strallo.
Altre foto si trovano sul mio sito.
saluti