Ho ripescato in fondo ad un baule alcune diapositive sfocate che ritraggono il mio Rough Rider. E' tutto ciò che mi rimane oltre ai ricordi
Il tettuccio era la prima parte a rompersi, bastava cappottare un po' e tanti saluti; perciò, come si vede nell'immagine, ho dovuto ricostruirlo in alluminio.
Altro danno lo ha subìto il muso della carrozzeria: sotto alla decal a scacchi c'è una bella piastra in alluminio necessaria alla riparazione
Il vero punto debole del telaio (in comune al Sand Scorcher) erano i bracci delle sospensioni anteriori: gli innesti del portamozzo erano in nylon, si usuravano rapidamente e non riuscivano più a trattenere gli uniball. Risultato, la ruota anteriore se ne andava per conto suo
I ricambi allora costavano cari (non c'era internet e si dipendeva tutti dalla politica commerciale di Fantasyland). Adottavo così una soluzione diffusa: grossi elastici che trattenevano il portamozzo.
Correva l'
anno domini 1981