Ciao,
l'idea di funzionamento è sicuramente corretta però per un reale funzionamento secondo me ci sono vari aspetti di cui devi tenere conto.
Il meccanismo di rilevamento della perdita di assetto e della relativa controreazione è naturalmente corretto, tuttavia il fatto che funzioni dipende sensibilmente dal tempo che intercorre dalla misura dell'assetto alla relativa azione sul piatto ciclico. Questo tempo di risposta potrebbe portare l'eli non a stabilizzarsi, ma ad oscillare attorno al punto stabile.
Il fatto che queste oscillazioni si smorzino o, ipotesi peggiore, si amplifichino rendendo l'eli inguidabile dipende dal ritardo suddetto e dal fattore di correzione applicato.
dipende anche se il fattore di correzione calcolato è proporzionale (e in che modo, se linearmente, al quadrto o al cubo o altro) allo spostamento dal punto di equilibrio ecc.
La controllistica, in effetti, è una questione abbastanza complessa e farcita di matematica. Ho recentemente seguito una problematiche di autopilotaggio di un dirigibile per la facoltà di ingegneria aerospaziale di padova, e ti assicure che per fare seguire ad un dirigibile (mezzo assai meno reattivo di un eli, ma questo non è necessariamente un vataggio) una rotta prestabilità abbiamo dovuto abbandonare le correzioni di rotta istantanee lineari per addottare un algoritmo decisamente più complesso che approssima con curve cubiche (spline) il tratto di traiettoria fra due punti successivi.
Il consiglio che ti posso dare e che forse dovresti prima cercare di simulare il sistema in qualche modo al calcolatore, altrimenti c'è la buona possibilità che il sistema sia si reattivo, am in maniera da distruggere l'equilibrio invece che raggiungerlo.
Saluti
Andrea
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La natura non può essere ingannata. (Richard Feynman)
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