Questo profilo alare non è adatto ad una vela perchè ne altera la deportanza che, oltre che dall'incidenza del profilo di ingresso, dipende dalla corda (=distanza dal bordo di entrata a quello di uscita). Nella figura 1 diviene la somma di due vettori opposti. A chi fosse interessato alla definizione di profili e già non lo conoscesse, consiglio di dare un'occhiata qui:
Profili 2 - programma per la gestione, stampa e analisi di profili alari
Provo a spiegare nel modo più semplice possibile, sperando di non cadere nuovamente sotto la mannaia del moderatore, che prima dice "Scopo principale di un forum è quello di rendere possibile il dialogare..... correggere gli inevitabili errori...se ritiene di leggere cose sbagliate può farlo notare". Poi aggiunge " Se qualche utente ritiene ... senza assumere possibilmente atteggiamenti da Barone del Grillo......".
Poichè in questo forum è molto facile essere considerati Barone del Grillo, come a mie spese ho saggiato quando ho cercato di condividere qualche principio teorico, nè vi sono regole per valutare il limite fra la conoscenza e l'ostentazione di saccenteria, invito chi non fosse interessato alla teoria, o la conoscesse già, ad andare oltre.
Il rendimento di qualsiasi profilo alare (vela inclusa) dipende dalla portanza. Definendo l'ipotesi per cui la pressione è legata alla velocità, potremo arrivare alla conclusione (che più ci interessa) che la velocità della barca dipende in gran parte da questa risultante. Essa deriva dalla differenza di pressione tra il sopravvento e il sottovento dovuta alla componente di angolo d'attacco e di curvatura, che genera una forza perpendicolare alla direzione del movimento.
Si deve partire da un principio fisico: se il flusso d'aria percorresse le superfici sopravvento e sottovento nello stesso tempo non ci sarebbe portanza.
Una vela che non produce portanza ostacola il flusso d'aria, ritardandolo in ugual misura sia sopra che sottovento.
Seguendo un profilo portante, l'aria che passa sottovento raggiunge l'uscita più velocemente, in quanto subisce un'accelerazione; anche se compie un percorso più lungo, raggiunge la balumina prima di quella sopravento. Appena arriva al bordo d'uscita, ritorna alla sua velocità originale (vento reale).
L'aria in movimento possiede energia cinetica; quando una particella aumenta di velocità, deve diminuire la sua pressione (Principio di Bernoulli). Consegue che a maggior velocità corrisponde minor pressione e viceversa (legge di conservazione. dell'energia), per cui le particelle d'aria che si muovono più veloci hanno minor pressione di quelle più lente.
L'aria ha una massa che muovendosi produce una quantità di moto. Se le particelle d'aria seguono un percorso curvo, su di esse agisce una risultante di forze (forza = pressione x area).
Ma la pressione da sola non fornisce alcuna forza; è necessaria una differenza di pressione (gradiente) che aumenta se le linee di flusso sono curve.
La curvatura del flusso dipende dall'angolo di attacco (incidenza del profilo di entrata) e dalla corda: se cambia la velocità, cambia anche la pressione. Ad angoli di attacco maggiori, sulla parte sopravvento si generano pressioni positive ma inferiori alla depressione che si sviluppa sul sottovento; la depressione sul sottovento genera maggior portanza rispetto alla pressione sopravvento ed il valore massimo di depressione dipende dall'angolo di incidenza e dalla forma del profilo.
Quando si disegna una vela è utile tener presente che la parte vicino al bordo di entrata a curvatura più pronunciata (circa un quarto) genera metà della portanza totale.
+++
Poichè frequentare un forum specifico non significa sorvolare sui comuni diritti e doveri, approfitto per chiedere al moderatore fai4602 (e magari invitare chi legge a farci un pensierino) un chiarimento in merito a quanto ho letto nei precedenti messaggi.
Citazione:
Citazione:
Non so cosa sia avvenuto fra i due contendenti, che non conosco. Non mi è "evidente alcuna maleducazione" nè mi sento "coinvolto in questa follia di massa". Di certo non vedo messaggi pubblici che facciano luce. Però noto che uno dei due è stato sospeso per due volte, senza che alcun suo messaggio pubblico sia stato cancellato, quindi valuto solo ciò che leggo, cioè niente che meriti una sospensione. Rilevo anche che è nuovamente intervenuto - evidentemente con una seconda identità - venendo nuovamente zittito; mentre l'altro è ancora qui che dice la sua. A questo vedo due possibilità.
La prima è che qui si aggiri un delatore che abbia denunciato all'amministratore un fatto privato, provocando una azione disciplinare ad insindacabile giudizio di chi decide e sulla parola di una sola delle parti.
La seconda è che la sanzione sia stata comminata in base a quanto si sono scritti in privato. Ma i messaggi privati sono o no "privati"? Oppure l'amministratore li può leggere e censurare, pur essendo privati? Se così fosse mi pare che si tratti di un reato.
Spero che esista una terza possibilità che mi confermi che questo è un forum dove la libertà di espressione è garantita.
Max