14 agosto 08, 18:49
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Data registr.: 15-05-2007 Residenza: Brusaporto (BG)...ancora per poco...
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Originalmente inviato da roblau la differenza sostanziale sta nel fatto che i modelli hanno passo negativo, e si deve dare altrimenti data la poca inerzia e il poco peso , il rotore si fermerebbe .
la difficolta con quelli veri , sta nel tenere costanti in giri in autorotazione, si deve quindi continuamente correggere di collettivo e ciclico in modo da assumere un assetto di disceva a giri pressoche costanti. tutto questo per evitare di far aumentare i giri in maniera esagerata e si rischia in termini tecnici il "supergiri ", che comporterebbe uno stallo delle pale e un ovvia caduta di portanza.
Fondamentale e' comunque la conoscenza dei limiti di impiego dell'aeromobile in quanto ogni elicottero ha dei suoi paramentri da mantenere in fase di autorotazione, ad esempio velocità , giri, torsiometro ecc.
E' chiaro che un elicottero a grandi linee e' come un altro, come a dire se sai portare un auto , poi anche non conoscendone altre diciamo che in genere un po la potresti gestire, e' pero' fondamentale la fase di richiamata finale per smaltire la velocita' e quindi fare la "flare" per poi metterlo giu' con il minimo dell'inerzia residua ed eventualmente impostare uno "strisciato" qualora non sia provvisto di ruote, dove si deve agire ad una determinata quota onde evitare di finire prima i giri e quindi "cannare " l'autorotazione. | Grande Roblau, piu' preciso di così è impossibile !!! Grande !!!
Ciao.
Gianfranco
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