Citazione:
Originalmente inviato da ElNonino  @CapHarl
Allora se sai leggere il grafico vedrai che la tensione della batteria a vuoto è di 4,2V ma appena si applica un carico anche appena superiore ad 1C la medesima scende a circa 4V, poi la capacità di targa di qualsiasi batteria è data per scariche comprese fra 1/10 C ed 1C, quindi scaricandole a 25C mai e poi mai si misurerà la stessa capacità, questo lo si evince sempre osservando il grafico.
Se vuoi fare un piccola prova con altro genere di accumulatore connetti un tester con memoria Vmax e Vmin alla batteria della macchina, poi accendi il motore e vai a leggere i 2 valori.
Per il dott. in fisica: per misurare correttammente la capacità di un accumulatore è necessario al minimo avere a disposizione un carico a corrente costante programmabile, un voltmetro di precisione con possibilità di campionamento e logging delle letture, un amperometro con caratteristiche simili al voltmetro, un pc per la raccolta ed analisi dei dati ed il controllo degli strumenti sopracitati.
Se poi si vuole esagerare sarebbe utile una camera a temperatura ed umidità controllate.
P.S. Son passati più di trentanni da quando frequentavo le aule di ingegneria elettronica del politecnico di Milano ma già allora girava una bella barzelletta su alcuni matematici, fisici ed ingegneri dispersi su un isola con solo alcune scatolette di tonno da aprire.
Senza rancore nè. 
Sugli accumulatori e sui sistemi di ricarica sono state scritte migliaia di pagine, è difficile sintetizzarle in poche righe.  |
ecco bravo, pensa alle barzellette che è meglio:
per quanto riguarda il votmetro e l'amperometro ho usato un voltmetro con precisione 0.1 volt e un amperomentro con precisione 0.1 ampere.
Per quanto riguarda la scarica ho scaricato a 0.5C e la curva era più in basso di quella riportata a 5C, tu che dici...?
Per il log ho usato carta e orologio e credo che il pc sia un po' sovrastimato...
per la camera ad umidità e temperatura controllate spero seriamente tu stia scherzando...
per quanto riguarda:" ...Son passati più di trentanni da quando frequentavo le aule di ingegneria elettronica del politecnico di Milano..."
vedo che in trent'anni gli ingegneri non sono molto cambiati
Saluti
Andrea