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Data registr.: 31-03-2005 Residenza: Torino
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| sbranati! Gara decisamente di gran spessore, praticamente un mondiale allargato, se non ti uccide la voglia di continuare dopo aver visto certi mostri è probabile che ti fortifichi. Condizioni meteo generalmente buone, tutti ci immaginavamo Sergio che si lamentava del tempo troppo facile. In tutti i giorni ha soffiato vento a partire dalla tarda mattinata fin quasi a sera, in particolare il sabato pomeriggio è stato molto intenso, costante sui 7m/s con punte oltre i 10 e ha smosso un po' la classifica. In manche da 11 concorrenti, quasi tutti di livello da buono a ottimo, veniva quasi sempre fatto il massimo tempo possibile, d'altra parte con altri 10 modelli in aria si hanno dei buoni riferimenti su dove andare per trovare la termica. Peccato che quando si parte da 10-20-30m in meno non si possa andare lontano come gli altri... Da segnalare che praticamente tutti i migliori lanciatori hanno un lancio molto verticale, al limite del looping, (fanno un po' eccezione Border e Mittelb) e spesso per livellare ricorrono ad un immelman scappando sottovento o comunque ne escono di lato, in effetti ho visto che la tecnica paga, ma bisogna prenderci un po' l'occhio/pollice. Mi ha molto impressionato Martin Herrig, sempre concentratissimo, praticamente ha sbagliato solo 1 volo, l'ultimo, ma era quello che contava di più, finendo fuoricampo nell'ultima manche del tutti-su dei flyoff. (è capitato anche ad altri incluso Rolando Border) L'Italia bisogna ammetterlo ne è uscita un po' bastonata, anche mettendo assieme i tre migliori punteggi e facendo lo stesso per le altre nazioni restiamo dietro a GER, USA, AUT (ovviamente) ma anche SWE, NED, e pure FRA. Sui tedeschi niente da dire, tanti e forti, non oso immaginare la loro selezione. Austriaci degna "appendice" dei tedeschi (mancava Kauran, zach mooolto sottotono rispetto a quello che abbiamo conosciuto negli anni scorsi), Svedesi numerosi e armati di Sirius (tendenzialmente senza direzionale mobile), Olandesi anche molto compatti e dotati di Twister e altro by Tud, Americani con modelli quasi tutti diversi (taboo, encore, vandal, XP5), si distingueva per estroversità il barbarossa Bruce Davidson, Francesi con un Rudy non in forma come ci ha abituato (non so se abbia avuto problemi tecnici). Sloveni erano tre, con i loro FF3 ma non solo. Gli svizzeri sempre 3 ma non hanno fatto squadra assieme, Croati e i polacchi non si sono distinti. C'era anche un Australiano, Matt Wood, pilota di linea per la FlyEmirates che vive a Dubai (non credo gli costi molto il viaggio ), un brasiliano, e alcuni "ex russi" che han tenuto compagnia a Golovidov. Livello dei modelli molto alto, pochissimi gli autocostruiti, tra cui spiccavano per originalità quelli di Koppolow (direzionale tutto mobile), praticamente tutti in stampo gli europei e tutti in poli quelli americani. Per darvi un'idea il modello "medio" (come costo e qualità) era l'aspirin. Il modello forse più bello è lo Stobel, con ala disser+Dbox in carbonio e tessuto UD incrociato. Turbo pochi, qualche FW4, alcuni Osiris2, un Discus2, forse un paio di gladiator, un po' di Kisal e Salpro (ma Mittelbach in finale ha usato il Basdcho, se si scrive così). Sse alcuni nazioni si concentrano attorno ad un unico modello, noi figli del comuni e meno "uniti" ci dividiamo tra tanti modelli (Spritz, Nox, Virùs, Stradivirus, stradivari solo per citare quelli in stampo) cosa che sicuramente rende più difficile il perfezionamento del modello. Da segnalare anche gli Steigeisen, con ala a freccia ed estremità a sciabola (come il Colibrì, stesso produttore, deve piacere) e una fuso molto curata con trave a sezione ellittica e supporto della deriva che include cuscinetto per il tuttomobile. Mi han detto che provano ogni singola fuso bloccandola per le viti dell'ala e attaccandoci un peso di 4kg in coda e di 9kg sul muso, sarà vero? Ho notato che praticamente nessuno usa più il piolo, montano tutti la paletta. Relativamente pochi Junior, anche i tedeschi non sono riusciti a schierarne tre. Comunque tutti molto abili nel pilotaggio, la classifica comune lo conferma, l'austriaco Gorka addirittura nei flyoff senior. Ho letto quello che ha scritto Oleg su rcgroups e non condivido che vi siano stati molti modelli rotti, anzi se penso all'enorme numero di lanci effettuati (112concorrenti x 11 manche + flyoff) trovo ci siano state poche scassature. In questo gli italiani in generale sono stati abbastanza fortunati, ad eccezione di Pietro che nella seconda manche ha perso un modello nel bosco, salvo poi ritrovarlo prima del buio. Io sono riuscito a fare tutti gli 11 round con lo spritz "sfigato" (perchè ha già 3 riparazioni in pochi mesi di vita), peccato che fosse da rivedere come centraggio (troppo indietro) e che stupidamente non abbia voluto modificarlo nel corso della gara costringendomi ad un pilotaggio troppo attivo e critico. Ricca premiazione finale, peccato che si scegliesse in ordine di arrivo, a cominciare dai junior C'erano un Salpeter, un Osiris2, alcune fuso, dei minidlg, alcune scatole di montaggio, servi digitali graupner, sedie pieghevoli deluxe, un po' di D47, abbonamenti a Aufwind a poi altri premi di consolazione. Al 65° posto rimanevano giusto cappellini, magliette e oracover. Organizzazione curata, ritiro radio/antenne (anche se con qualche errore il sabato), pubblicazione dei risultati in tempi abbastanza rapidi, philip kolb direttore di gara, sempre a bordo campo per tutta i 3 giorni. Due pannelli a led scandivano i vari tempi sul campo: tempo operativo sempre 10min, +30'' per atterraggio + 2' di tempo di preparazione e prove di volo all'inizio di ogni round. 11gruppi per round, 10-11 concorrenti a gruppo, a volte c'erano delle pause tra un lancio e l'altro di 3-4ore, che pelotas! L'organizzazione non forniva nè cronometri nè cartelline nè penne, ma noi siamo abituati troppo bene. Quello che mi secca un po' è che in 45eu di iscrizione non includano nulla al di fuori della gara, anche l'acqua era da comprare alla tenda-bar gestito dalle mogli dei modellisti locali (peraltro ottime torte e birra 2eu a boccale). Cena del sabato nella tenda bar, un po' confusionaria, il venerdì invece ci hanno portato ad un buffet in un albergo a meno di un km dal campo (non era male), ma la cena migliore a mio avviso l'abbiamo fatta giovedì sera in una gasthous a pochi km dal campo dove ci ha portato Vittorio, da tornarci. Consiglio a tutti quelli che hanno occasione di passare da monaco una visita al museo dell'aviazione Deutsches Museum: Oberschleissheim Airfield, Information
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