Discussione: post-combustione
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Vecchio 19 luglio 08, 22:36   #6 (permalink)  Top
nick pilot
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Originalmente inviato da sbronzolo Visualizza messaggio
Ok.. allora la cosa è un pò lunga.. tuttavia posso provare a spiegarla in due modi diversi:
- spiegazione facile
con la postcomb. si raggiungono alte temperature dei gas che quindi possono aumentare il loro contenuto energetico(vedi entalpia) e quindi, anche se poco "compressi", posso espadere significativamente nell'ugello uscendo molto veloci e quindi dando una spinta fortemente incrementata rispetto al normale.


- spiegazione tecnica-complessa ( da ingegniere )

Allora... la postcombustione è una successiva combustione del gas in uscita dalla turbina. Si verifica grazie all'alto rapporto stechiometrico tipico di tutte le turbine a gas( dovuto per altri motivi tipo abbattimento della temperatura ecc...) e alla miscelazione aggiuntiva di combustibile.

Il vantaggio deriva dalla possibilità di raggiungere alte temperature di fine combustione, di gran lunga maggiori di quelle che si possono ottenere in camera di combustione. In quest' ultima infatti bisogna fare i conti con il limite tecnologico delle palette dei primi stadi della turbina ( problemi di "scorrimento a caldo" e deformazione per applicazione di carico a trazione derivante dalla centrifugazione).
Nell'ugello non avendo organi mobili si può , al contrario , salire di molto con le temperature. Ora l'aumento di temp ( roba di tipo anche 1700°C effettivi ) permette di spostarci in alto nel diagramma T-S( temperatura - entropia) .
Tutto questo comporta che a parità di salto di pressione nell'ugello (pari alla diff.tra la press.di uscita dalla turibna rispetto alla pressione ambiente, sempre che l'ugello sia adattato) possiamo ottenere un forte aumento del salto entalpico , dovuto proprio dalla divergenza delle isobare alle alte temperature. Ora tutta questa entalpia( ossia energia potenziale immagazzinata del fluido) la possiamo convertire nell'ugello in velocià di uscita maggiore.

Quindi essemdo la spinta pari alla variazione di quantità di moto .... = portataX(velocità di uscita fluido-velocità di volo) otteniamo in sostanza una incremento eccezionale di spinta... che è tanto maggiore quanto è più bassa la velocità di volo.
Il grande problema però sono i rendimenti schifosi..
Il rendimento propulsivo si abbassa di molto , così come quello termico. Ecco il motivo per il quale si tengono accesi per brevi periodi i post bruciatori negli aeri militari (solo loro infatti li usano... quelli civili non hanno bisogno ti tutta sta "botta" specialmente perchè gli costerebbe troppo in termini di consumo!)


Spero di essere stato chiaro...
Ciao!


ehm......sisiisI!!!! .............. concordo..........



grande sbronzolo!!!!


nick
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Nicola .... detto .... NICK.... aeromodellista la fenice rimini
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