Citazione:
Originally posted by razziadacqua+27 luglio 2005, 14:34--><div class='quotetop'>QUOTE(razziadacqua @ 27 luglio 2005, 14:34)</div><div class='quotemain'>gli inglesi fan tante cose se per questo che non tutto il mondo condivide
che competizione è dai scusa?una volta che hai uniformato le pressioni,i diametri dei paracaduti....su cosa lavori?il peso in pratica! [/b] |
E dici poco? voglio vederti a costruire un razzo che sia nel contempo stabile, resistente, aerodinamico, con il dispositivo per il paracadute funzionante, cercando di minimizzare il più possibile il peso........a me sembra molto più limitativo e banale sparare un razzo ad acqua pesante come un mattone, tanto lo faccio con 1000atm!
Citazione:
Originally posted by razziadacqua@27 luglio 2005, 14:34 eh che competizione sarebbe scusa?le variabili dei razzi sono tante!e ognuno deve avere la possibilità di giostrarle...altrimenti si và a finire come in F1dove si vince per millesimi... |
Qui mi sembra che ti stai contraddicendo......a parte che per avere un maggior tempo di volo uno deve cercare di fare arrivare il razzo più in alto possibile........le variabili dei razzi te le giostri cercando di ridurre il peso, cercando di fare un razzo con coefficiente si attrito il più basso possibile, con un sistema di rientro affidabile e leggero, calcolandoti l'esatto volume di acqua necessaria, portando la progettazione al limite.
Poi ognuno fa quello che vuole, non ho obbligato nessuno, è solo un mio parere.....ripeto che mi sembra più stimolante manterere fissa(+o-) la pressione di lancio e agire su TUTTE le altre variabili piuttosto che ignorare(+o-) il discorso peso con la scusa che è possibile sprararci dentro una pressione immane
<!--QuoteBegin-razziadacqua@27 luglio 2005, 14:34
Gli inglesi fan così solo perhcè non han voglia di fare le stime trigonometriche da retta...
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Non credo proprio che sia cosi.....sono un ingegnere civile, ho fatto tre esami sul rilevamento, topografia, misure geodetiche e fotogrammetria, non credo proprio che la lettura di un goniometro e la misura di una distanza con una bindella sia appannaggio solo di laureati.....anzi credo che anche un bambino delle elementari riesca a fare questo tipo di misurazioni, poi con i numeri letti è possibile utilizzare 4 formule di numero, già fatte e reperibili ovunque, per determinare la quota.
se poi uno vuole essere un pochino più preciso, basta attrezzare due postazioni e fare una media dei risultati ottenuti.