08 maggio 12, 08:10 | #122 (permalink) Top |
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| Con l'epossidica viene uno stucco molto più duro, per ovviare al problema dovresti diluire la resina con alcool metilico, in questo modo nella mescola ci va una quantità maggiore di microballons così ti rimane più tenero da carteggiare. Con l'epoxi non ho mai usato la paraffina e non credo che vada bene, l'importante è che riesci a far catalizzare bene e non resti appiccicosa. |
08 maggio 12, 23:18 | #123 (permalink) Top |
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Lo strato di tessuto da 160 grammi è stato sufficiente, la superficie è venuta durissima e questa mattina ho rasato a spatola con lo stucco descritto prima tutto lo scafo. Tre ore per catalizzare perfettamente (Oggi avevo 29 gradi) poi una carteggiata con una carta 180 e 220 per pareggiare il tutto, dopo ho dato una mano a spruzzo di fondo grigio, due componenti aggrappante acrilico, (addio al color salmone!) Prima della carteggiatura con abrasiva di varie grane, dalla 320 per arrivare alla 800, avrà bisogno ancora di qualche piccolo ritocco sulla prua con stucco e spatola. sulla prua si vedono i punti da stuccare |
08 maggio 12, 23:25 | #124 (permalink) Top | |
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09 maggio 12, 22:37 | #126 (permalink) Top |
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Oggi ho ripreso il lavoro sugli scafi del trimarano, lo voglio terminare, al nuovo scafo centrale dedicherò solo qualche momento libero. Sulla superficie degli scafi rimane sempre un po di cera distaccante, ho dato una pulita con un panno pulito e diluente anti siliconico, poi ho carteggiato tutte le superfici con carta 360, una passata leggera solo per rendere opaco il gel coat, serve per facilitare l'aderenza dello strato di vernicie di fondo. Domani darò una mano leggera di fondo grigio acrilico due componenti, servirà per evidenziare i piccoli difetti da stuccare a spatola, sopra tutto sulle linee di giunzione degli scafi, poi farò le foto. |
10 maggio 12, 22:25 | #127 (permalink) Top |
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Con una piccola quantità di stucco a spatola ho rimediato alle imperfezioni sulla giuntura centrale degli scafi, poi ho dato ancora una mano leggera di fondo grigio a spruzzo. Ho preparato le superfici per la verniciatura levigando il tutto con abrasiva 400, non so ancora di che colore li farò, domani si decide in base a quello che ho disponibile. Sto già pensando alla vela, qualche giorno fa ne ho preparato una con randa e fiocco, ma non sono convinto di utilizzare un armo tradizionale, ci sono diverse opzioni, le cose nuove maturano piano piano Stato attuale del trimarano: |
12 maggio 12, 18:49 | #128 (permalink) Top |
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Ieri rovistando fra i rimasugli ho accertato la disponibilità del bianco, un arancio, un giallo, un rosso, e anche un po di blu, tutti acrilici due componenti. Intanto ai tre scafi ho dato una mano completa di bianco, ancora non ho deciso se lasciare solo il bianco oppure complicarmi la vita con una verniciatura più complessa, la notte porterà consiglio e domani avrò risolto il dilemma. Gli scafi sono ancora appesi, la vernice non ha catalizzato come avrebbe dovuto cioè in 8-10 ore, probabilmente il catalizzatore, che aveva circa un anno di conservazione, non ha mantenuto la sua piena funzione, dovrò comunque attendere che il processo sia terminato, questo problemino mi è già capitato altre volte e non mi preoccupo perchè alla fine la vernice completa tutto il ciclo di catalizzazione, prima di maneggiarli basta avere la pazienza di aspettare. Nell'attesa mi dedico agli attacchi delle due sartie, che poi sartie non sono, penso che per la loro disposizione verso la poppa della barca sia più esatto chiamarle paterazzi o sto sbagliando? |
13 maggio 12, 22:31 | #130 (permalink) Top | |
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Ho fatto una ricerca e mi sono convinto che il nome è sempre sartie, infattiil loro scopo è quello di tenere l'albero in posizione e resistere agli sforzi generati dal vento sulle vele. Non si possono chiamare volanti perchè queste sul mio trimarano sono fisse, mentre la sartia volante viene posta in tensione (cazzata) se sopravento mentre quella sottovento viene mollata (lascata), comunque è sempre bene documentarsi....devo studiare...devo studiare...devo studiare..... Con due spezzoni di tubo in alluminio da 8 mm ho preparato le traverse che verranno fissate parallele agli scafi sopra i balestroni, queste mi serviranno per avere la possibilità di fissare le sartie in una posizione che non vada a interferire con la randa quando viene lascata. La vernice dopo due giornate di attesa ha catalizzato perfettamente, il bianco non mi dispiace, ho deciso di lasciare solo questo colore e rimando eventuali altri colori a dopo il collaudo. Ho iniziato a montare l'elettronica, la puleggia del verricello sporge all'esterno sulla coperta, il circuito scotte va verso prua dove è fissata una carrucola e poi ritorna verso la puleggia, risulta completamente all'esterno, questa è una soluzione che adotto da sempre e mi da sicurezza in quanto non c'è nessun foro dove l'acqua possa entrare nello scafo. Come piede d'albero ho realizzato un profilo a U con 5 strati in tessuto di carbonio, avrò la possibilità di spostare agevolmente l'albero di qualche centimetro sia avanti che indietro, le due canalette sul blocchetto servono per fare passare il circuito scotte. | |
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