26 febbraio 09, 17:14 | #211 (permalink) Top | |
User Data registr.: 17-01-2006 Residenza: Cecina
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01 marzo 09, 09:43 | #212 (permalink) Top |
User Data registr.: 21-02-2006
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Ok, deriva e scassa .... Scusate se non ho la velocità di Claudio, ma tanto io fino a quest'estate ho tempo ....
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02 marzo 09, 10:14 | #213 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Spesso viene un bel colino Se ne trovi, con qualche goccia di ciano fluida e media le puoi rapidamente tappare prima di incollarla nella barca.
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02 marzo 09, 10:42 | #214 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Easy Sail RC44: Sabato 28 febbraio prime prove ad Avigliana Easy Sail RC44: Sabato 28 febbraio prime prove ad Avigliana Sabato ho fatto una gita al lago di Avigliana, rinomata località vicino a Torino dove talvolta cè un po daria. Il lago era uno specchio immoto, ma poi, dopo una mezzora di riti WooDoo, è comparsa qualche increspatura e qualche termica passeggera ha regalato un po di brezza da 1 a 7-8 nodi di intesità e direzione molto incostanti. Molto meglio che lo specchio immoto del lago comunque. La barca messa in acqua è risultata come previsto poggera fino a circa 2 nodi, abbastanza neutra fino a 5-6 nodi e leggermente orziera dopo. Data lattrezzatura delle vele/albero semplificata e un po flessibile direi che non ci si può lamentare. Una volta messa a punto una regolazione decente della forma delle vele, potevo lasciare i comandi e fare tranquillamente le foto mentre navigava da sola e seguiva anche un po le sue variazioni di direzione del vento autonomamente. Tiene la bolina, a farfalla va ben dritta e al lasco è appena orziera sotto raffica. Direi che sono molto soddisfatto anche se quando e` uaumentato il vento la regolazione della base della randa scivolava un po: dopo qualche minuto infatti la rande era leggermente sregolata e si era lascata di qualche millimetro. Appena tornato a casa ho provveduto a aumentare lattrito tra il tubino di termo-restringente e il boma con una strisciolina di dacron adesivo attaccata sul tubo del boma per aumentargli un po il diametro e renderlo ruvido anti scivolamento: ora sembra ben fisso, vedremo alla prox prova in acqua. Su Urca 65 avevo usato un tubino in plastica calibrato che forzava perfettamente sul boma bloccando la scottina di regolazione e non si era mai mossa: il nuovo sistema necessita di un minimo di messa a punto per essere preciso, ma promette bene e semplifica la ricerca dei materiali per chi non puo` farsi un pezzo calibrato al tornio. Facendo un passo indietro andiamo alle pesate di rito: scafo completo di impianto rc e batterie: 1245 grammi di cui 810 di bulbo, 90 di servi, 15 di ricevente, 100 di batterie Ne consegue circa 230 grammi dello scafo finito completo della deriva e del timone e di tutti i punti di attacco e comandi interni, niente male! armo completo di vele: 75 grammi totale navigante: 1320 Siamo circa 130 grammi meno del peso di progetto principalmente a causa del bulbo che pesa 100grammi meno di quel che era previsto causa riutilizzo di un bulbo disponibile. Anche larmo era stimato in circa 100 grammi finito e siamo 25 grammi più leggeri. Quindi il galleggiamento è al suo limite minimo e la barca rimane un po fuori dallacqua, in particolare a prua dove la linea di galleggiamento è più corta di circa 10 mm rispetto al previsto al peso corretto, ma ancora in tolleranza: la stabilita` sul beccheggio non e` compromessa, lo scafo e` ben stabile anche con un po di ondina corta e la poppa non e` troppo bassa da creare dei vortici sulla scia. Sotto raffica al lasco e in poppa non ha la minima tendenza a mettere sotto la prua, almeno fino ai limiti nostri delle micro Urca 65 che reggono a vele piene e quei dislocamenti tranquillamente una dozzina di nodi daria Daltronde lo scafo e` nato dalle medesime linee appena ritoccate per farlo a spigolo. Direi che per un giocattolo di depreon va proprio bene e penso che quando la proveremo in regata contro barche serie avremo delle belle sorprese. Intanto la porteremo a Verona allHobby model Expo il prossimo we e la faremo provare a quelli che ci verranno a trovare. Saluti... seguono le foto in allegato
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05 marzo 09, 20:49 | #215 (permalink) Top |
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| compensato di betulla da 1 mm come la Phigit è ottimo ... compensato di betulla da 1 mm come la Phigit è ottimo ...
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06 marzo 09, 12:06 | #216 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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però visto che tiri fuori il legno...per parlarne... depron da 3 mm circa 50 grammi al m2 (quello da 6 il doppio balsa da 1,5 mm circa 200 grammi al m2 compesato da 1 mm circa 400 grammi al m2 quasi 10 volte più pesante Se contiamo che il depron non patisce minimamente l'acqua, che una volta rivestito in vinile non ha bisogno di niente altro e che invece qualunque legno va verniciato bene dentro e fuori, il divario di peso/lavoro aumenta ancora di più. Sul barchino da 80 cm il peso dello scafo conta parecchio e capisco che su una barca da 4,250 KG come la phigit non conti molto, ma a quel punto preferirei usare un rivestimento plastico in pvc più spesso messo all'esterno del depron e avrei risolto ancora una volta tutti i problemi di rigidezza di parete dello scafo senza "impegolarmi" con legni, vernici e resine. Ad esempio, nei brico si trovano fogli di pvc trasparente da 0,5-0,7 mm che a mio parere andrebbero benissimo applicati su un depron da 6 mm con la colla spray per polistirolo. Se poi volessimo costruire una "corazzata" a vela, mettendo un pvc da 0,5 dentro e fuori su un depron da 6 avremmo fatto una cosa che non solo non patisce l'acqua, ma talmente rigida che un legnetto da 2 mm verniciato non potrebbe nemmeno immaginarselo ... e che pesa ancora meno. Però, se mi facessi una coppia di barchette per giocare dalle mie parti dove c'è poco vento con qualche amico, non mi sognerei di fare una barca da più di 4 kg, ma, visto che il materiale lo consente facilmente, ne approfitterei per costruire in una settimana un giocattolo da poco più di 3 kg che con le vele di una IOM potrebbe andare... più di una IOM E' la filosofia delle nostre classi micro di cui facciamo di nuovo dal 2002 in campionato del Nord Ovest: 80 cm max lunghezza, 30 dm2 di vele max e poi... fai quel che vuoi per farla andare più forte possibile. Praticamente una M semplificata in piccolo che date le dimensioni ha costi ragionevoli e sta persino montata in macchina Un giochino iniziato alla fine degli anni 80 dai decani del gruppo modelvela di Torino che volevano giocare tra loro in inverno senza tante complicazioni e che noi abbiamo ereditato e serbato con tanta cura e divertimento La Easysail RC da 80cm ne è un ottimo esempio e, grazie al materiale ultralight e alle soluzioni di progetto, competerà tranquillamente contro le nostre micro in carbonio più sofisticate che costano settimane di lavoro e molti euro in più
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09 marzo 09, 17:32 | #217 (permalink) Top |
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Claudio ? Come è andata a VR ? Io non sono fermo, sto lavorando (piano, perchè ho in ballo anche degli aerei). Ho reso solidale la scassa della deriva all'albero con le giuste inclinazioni (che era la cosa che mi faceva più paura) e sto ragionando sul triangolone. In settimana qualche foto la posto.
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09 marzo 09, 17:42 | #218 (permalink) Top | |
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fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier fournier ....va bene come lavaggio del cervello? | |
09 marzo 09, 21:32 | #219 (permalink) Top |
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Ecco le prove .... Ho riempito lo spazio tra albero e scassa deriva con della balsa, e poi ho circondato il tutto con betulla da 1,5 mm Il piano sotto coperta l'ho fatto in compensato fenolico da 4 mm (quello che ho in casa) La scassa deriva sporge 10 mm, 4 di fondo in compensato e 6 di depron dello scafo. Il tubo di alluminio dalla parte della coperta è ancora da sbordare.
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10 marzo 09, 10:00 | #220 (permalink) Top | |
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vedo che procedi ma... Quello che serve sono i 2 compensatini laterali che devi ancora mettere... il collegamento tra scassa e tubo dell'albero e` pressoche` inutile. Spero che prima di incollare tutto tu abbia infilato un tubo lungo nella scassa dell'albero e la deriva nella sua in modo da verificare che tutto sia ben dritto, altrimenti ti consiglio di farlo adesso, prima di chiudere il triangoilo per poter "correggere" eventuali disallineamenti. se vedi al sequenza che ho postato, setp 1: costruzione triangolo (che e` indeformabile step 2 inserimento deriva e allineamento su piano triangolo step 3 riferendo alla deriva ben allineata in "cabra picchia" e inclinazione dx e sx ho inserito la scassa + albero e l'ho verificato con il filo a piombo in inclinazione sui 2 assi. Questo perche` se 1mm su 10 cm di disallineamento non e` molto, a 1,5 metri diventa abbastanza e quello e` il punto chiave della struttura. Poi magari tu hai allineato tutto alla perfezione, ma supponendo che molti leggano, volevo sottolineare l'importanza di questo assemblaggio che e` l'unico che richieda vera precisione in tutta la realizzazione della Easysail ciao p.s. appena posso nella topic dedicata a Verona posto un po' di foto; comunque la Easysail RC personalizzata in Mascalzone Latino grazie agli adesivi di TdModel ha avuto notevole successo e ha passato 2 giorni in acqua in mano a ragazzini (e non solo) scatenati che l'anno messa a dura prova in ingaggi e scontri con le IOM e le pareti di cemento della vasca. E` tornata a casa con qualche bollino nell'adesivo, perfettamente funzionante e senza una goccia d'acqua dentro... La prova del fuoco e` stata superata con successo
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