28 maggio 11, 00:28 | #61 (permalink) Top | |
User Data registr.: 11-01-2009 Residenza: bologna
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| Citazione:
"Su di un motore come il PAW , che "è già un miracolo che funzioni", forse l'eccessiva pressione di un carter che funziona bene fa scaricare direttamente parte della miscela fresca, i travasi originali sono evidentemente ottimizzati per il disegno del motore e posizione delle luci." ................. "Io piuttosto lavorerei sul posizionamento dei travasi e sul loro orientamento, non si puo' pretendere di avere un buon motore che "travasa e scarica" a 360°" Non sono stato io a tirare in ballo i motori che tu citi e che, sono d'accordo con te, vanno considerati gioielli di meccanica. @Lucareds7 : come ho già ripetuto la mia modesta esperienza è sui motori 1:1 e non ho testi da tirare fuori dal cappello, tantomeno ho voglia di insistere a discutere sull'importanza di una sperimentazione su motori da 3.900 giri e 24 Cv/litro per la preparazione di motori da 40.000 giri e 800 Cv/litro , e non ho attualmente interesse per i motori a scoppio. Il mio intervento a proposito del volume nocivo è già stato motivato. Siete abbastanza esperti di motori modellistici per andare avanti senza ulteriori mie critiche ! Umberto | |
24 agosto 11, 13:16 | #62 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-06-2011 Residenza: milano
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| Volume Nocivo Ed Altro
Peccato che mi sia iscritto da così poco. Questa è una discussione che con tutti i suoi annessi ecc. è interessantissima........... Avendo poi conosciuto, incontrato e parlato direttamente e scambiato pareri con tanti nomi da voi citati, George Aldrich, Bill Wisniwesky, Sorino Garofali , Duke Fox , Jhon Brodbeck (padre e figlio le B di K& , Dick McCoy (proprio lui dei motori anni 40 e 50 e mi confermò quello che avevo già scoperto ad Asso/CO: i pistoni del 60 serie 20, che fu l'ultima di 3.000 pezzi li aveva fatti fare in Italia alla ditta di Asso della quale non ricordo il nome !) , ma anche Kazuhiro Mihara, grande boss di OS Engines, quanti ricordi su motori , idee e teorie giuste , sbagliate o non realizzate. Poi ovviamente tutti gli altri colleghi Italiani , alcuni inglesi del passato , più Ron Irvine, Halman, Morrisey (l'ultimo C.Europeo a 307.4 Km/h l'hanno vinto loro inglesi) e per finire anche Shalkalin il Russo e recentemente in Ucraina Osovik che produce i Profi , ci sarebbero tanti fatti, episodi, conferme, teorie , scelte giuste e sbagliate , sistemi costruttivi, vincoli della produzione e tanto altro da scrivere....... Per questa volta non vi annoio ...... Piero Muzio FAI 241 |
24 agosto 11, 13:59 | #63 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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E allora ??? Questo volume cosidetto nocivo è sempre nocivo oppure no ???
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |
25 agosto 11, 19:15 | #65 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-06-2011 Residenza: milano
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| Citazione:
Rispondo come la "Sibilla Cumana" "E' NOCIVO IL VOLUME INTERNO SUPERFLUO/CHE NON SERVE ALLO SCOPO". Il solito "problemino" se devi progettare/costruire/assemblare/modificare un motore a scoppio. A grandi linee e limitandomi ai Glow. Che tipo di motore : Std /con Venturi - principianti - volatori della domenica - Velocità (ci sono differenze abissali) RC di quale classe e categoria tipo F3A (del passato prossimo tipo Vintage 70/80 ) o Pylon Racing FAI ( pure differenze abissali) Nel caso del volume effetivamente nocivo la grandissima differenza, nel trovarlo è dovuta se è previsto lo scarico libero , la marmitta anche tipo risonanza ma in funzione di silenziatore o l'utilizzo della risonanza piena in funzione di massima potenza. Poi subentrano anche altri fattori tipo alimentazione aspirata od a pressione, il "range" o "settore di giri" entro i quali si vorrebbe l' erogaziore di max potenza , la fasatura dell'aspirazione di qualunque tipo essa sia ant.sull'albero o posteriore. Ad esempio nei motori car il fatto di avere frizione ( ormai attaccano sopra i 22/25.000 !!) e il cambio a due velocità , ed il tutto combinabile e regolabite a piacimento, rende l'erogazione ben diversa dai Velocità al pilone auto che non devono decollare da quelli per aerei F2A dove devi pure decollare ed arrivare al top di potenza senza alcun intervento ed in diretta, cioè elica sull'albero. Io sto cercando di metterci il riduttore, ma questa è un'altra storia! Sopra ho detto Glow perchè nei nostri lo scoppio deve avvenire autonomanemte nel momento giusto ed al posto giusto , cioè qualche grado prima del PMS, quindi ne troppo presto e meno che mai "tardi" (vedi gradazione candele-forma camera ecc.), mentre ben sappiamo che con le candele a scintilla ed anticipo automatico ecc....... Quindi volume "interno", "quanto basta" in base alle varie necessità e soluzioni e quindi provare, modificare, riprovare, rimodificare o buttare e così via. La via teorica serve per i grandi principi, laddove tutto è già chiaro ed a portata di tutti se lo si vuole sapere . Nello specifico del notro hobby, con mezzi molto limitati, occorre capacità di analisi, intuito ed applicazione. Ridendo e scherzando Vi ho enunciato i grandi principi con i quali si definisce l'intelligenza umana e che non ho mai trovato uno che sapesse definirmela . L'intelligenza dell'uomo e del suo cervello stà nella " capacità di ANALISI di SINTESI e di COORDINAMENTO" funziona come auto-apprendimento in particolare è alla sua massima capacità dalla nascita , con il picco massimo dai 5-6 ann ai 14-15 anni , poi va affievolendosi ed i giochi sono fatti, con le famiglie e la scuola che abbiamo poi...... Quado scrivo mi dilungo un poco troppo ma ....... Piero Muzio - FAI 241 | |
26 agosto 11, 11:44 | #66 (permalink) Top | |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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Se hai letto i miei interventi verso l'inizio del thread forse son riuscito a far capire quello che è il mio pensiero che cerco di riepilogare anche se un po' ...........filosofico. E' nocivo ciò che fà male ma capita che ciò che fà male possa pure fare bene ed in questo caso non è più nocivo. Se su un motore qualsiasi esistente si cercasse di ridurre il cosidetto "volume nocivo" e risultasse dalle prove successive che il rendimento del motore è diminuito, a mio parere ciò vuol dire che il volume nocivo iniziale nocivo non è in quanto era questo che serviva allo scopo
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18 ottobre 11, 21:00 | #67 (permalink) Top |
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| da Bossaglia
Riporto un estratto di brani dal volume di Bossaglia "Il motore a due tempi di alte prestazioni" in particolare da pagina 124: Il motore destinato a fornire alte potenze specifiche che si ottengono con elevato numero di giri [ ] Più alta deve risultare la pressione di lavaggio, ottenuta attraverso una riduzione di spazi nocivi, anche in considerazione del fatto che, ai regimi molto elevati, la effettiva quantità di miscela aspirata si riduce sensibilmente, e con questa la pressione di lavaggio. Ciò è valido in senso generale. A modificare in parte le cose interviene nei motori ad alta prestazione, l'impianto di scarico. Appropriate dimensioni e conformazioni dell'impianto di scarico determinano, attraverso fenomeni pulsatori, regimi di depressione tutt'altro che trascurabili a valle della feritoia di scarico. La particolarità influenza in modo determinante la durata della fase di scarico e la pressione esistente all'istante dell'apertura delle feritoie d'immissione; pressione che può assumere valori sensibilmente al disotto di quelli atmosferici. La fase di lavaggio può pertanto compiersi anche con pressioni della pompa basa mento assai modeste, a tutto beneficio del lavoro speso per il pompaggio. Il migliore effetto di estrazione si ottiene per ogni regime di rotazione del motore con appropriata lunghezza e conformazione dell'apparato di scarico, la qual cosa costituisce un ostacolo se si prevedono impieghi per i quali sono necessari vasti campi di variazione del numero di giri. [ ] La depressione determinata dall'impianto di scarico riduce i tempi di evacuazione dal cilindro dei gas bruciati e permette più modesti dimensionamenti delle feritoie di scarico, e quindi un migliore sfruttamento della fase utile di lavoro, oltre alla menzionata riduzione della pressione di lavaggio. Si può senz'altro asserire che il conseguimento delle attuali elevatissime potenze specifiche nei motori a due tempi da gran premio si deve in gran parte all'accurato studio degli impianti di scarico, soprattutto nei motori funzionanti al disopra dei 10.000 g/min, ove in passato, a ogni incremento di regime, anche modesto, corrispondeva inevitabilmente un crollo della potenza erogata. Pressioni iniziali di lavaggio dell'ordine di 0,6 e 0,7 kg/cm^2 necessarie per il corretto svolgimento della fase in assenza di tubo di scarico o con impianti di silenziazione tali da determinare vere contropressioni allo scarico, possono essere vantaggiosamente ridotte a 0,4 kg/cm^2 e talvolta anche meno, se il motore può essere fornito di un più idoneo apparato. Gli spazi nocivi nella camera del manovellismo diventano allora utili e indi spensabili t poiché il loro volume deve risultare più che doppio della cilindrata unitaria del motore. È chiaro che in motori non destinati alle competizioni, e necessariamente equipaggiati con impianti silenziatori, o per i quali motivi di ingombro non consentono l'installazione dei voluminosi tubi di scarico da competizione, non potendosi raggiungere le più favorevoli condizioni di scarico, non è neppure possibile ridurre la pressione di lavaggio, che conviene al contrario mantenere entro limiti più elevati. La presenza di spazi nocivi nella pompa-basamento non favorisce però il riempimento della pompa stessa durante l'aspirazione in armonia con quanto si è detto nel capitolo che tratta di questa fase. In particolare, l'aspirazione in terza luce, che si compie in tempi assai ridotti, risente delle condizioni svantaggiose dovute ai bassi valori di depressione che si determinano nella camera del manovellismo. Con l'impiego di valvole rotanti, principalmente a disco, è tuttavia possibile pervenire ad alti valori di rendimenti volumetrici, in virtù dei non pochi pregi che, come si è visto, la soluzione offre. |
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