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Vecchio 02 giugno 14, 13:21   #11 (permalink)  Top
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Sempre grande l'accoglienza dei Red Devil, bravi.

Bravo a Vigada, che conferma che i " lampadari" a differenza dei pollici non sono la soluzione.
bruno non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 03 giugno 14, 00:50   #12 (permalink)  Top
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Citazione:
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Sempre grande l'accoglienza dei Red Devil, bravi.

Bravo a Vigada, che conferma che i " lampadari" a differenza dei pollici non sono la soluzione.
Grazie Bruno, il modello di Eugenio va benissimo ed è messo a punto per volare molto da solo e credo che il "vantaggio" sia tutto nella facilità di pilotaggio... però non sono del tutto convinto che "i lampadari" vadano peggio, anzi... si tratta solo di metterli a punto perchè volino in maniera analoga in modo da avere tutti i vantaggi del basso carico alare uniti alla manovrabilità e alla capacità di volare in modo "energetico" cioè con un po' più di velocità rispetto a come vengono usati ora.
Penso sia solo un problema di centraggio e messa a punto oltre che di dargli un diedro tale da avere dei "quasi 2 assi"...
ne ho parlato un po' con Biasiolo...Ora sono cotto dal viaggio di ritorno, ma nei prossimi giorni magari ti metto giù 2 note.


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Umberto ha scritto:
Infine lo spettacolo del quadrimotore tutto in alluminio con le torrette armate e l'equipaggio al completo in assetto , valeva da solo il viaggio per vederlo passare radente, complimenti ai costruttori e al pilota che lo ha portato il volo in modo perfettamente aderente al reale, spero che qualcuno metta le
foto.


Il quadrimotore B17, di 5,6 metri di AA e pesante 77 kg, è costruito dal presidente dei Red Devil Francesco Zen e dal suo Team, (che ha ospitata la gara in modo estremamente accogliente anche dal lato culinario) ha accettato l'invito di volare domenica prossima a Ozzano durante il Radio Model Show.
.....
Ho caricato le foto fatte durante la giornata sulla pagina facebook di Progetto-urca
le trovate tutte a questo link

https://www.facebook.com/media/set/?...1&l=584bf3f8f0

Guardate se riuscite a vederle, qui di seguito una piccola anticipazione
ciao














claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 03 giugno 14, 09:48   #13 (permalink)  Top
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Dimenticavo i complimenti al gruppo ospitante "ospitalissimo" che ci ha messo a disposizione una location fantastica, una meravigliosa pista rasata liscissima e un pranzetto con i fiocchi oltre allo spettacolare volo del maxi B17
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 03 giugno 14, 18:21   #14 (permalink)  Top
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Ciao a tutti,
era gia` da un po’ che ci stavo pensando e volevo fare qualche esperimento per inventarmi un modello nuovo per la S, cosi` domenica scorsa ho partecipato con il modello di Eugenio per fare un po’ di verifiche.
Al di la` della prestazione che credo sia stata ottenuta anche grazie ad una condizione abbastanza ottimale in quanto non c’era vento, ho trovato molto facile volare e far salire il modello di Eugenio rispetto ad usare il mio solito Shadow
Credo che la prestazione, lasciando ai maghi della termica le cose piu` “difficili”, per un pilota medio come me sia soprattutto ottenibile grazie alla facilita` di pilotaggio e domenica ne ho avuto l’ennesima conferma ottenendo in assoluto la mia migliore performace di sempre in autonomy con un modello… di quasi di “legnetti”, ma ottimamente a punto e con una salita in termica quasi “automatica” anche in condizioni di visibilita` non perfetta (la solita storia dei modelli ad alto K di coda e diedro generoso che “talvolta” abbisognano anche degli alettoni ma che sono dei quasi 2 assi.

La maggior parte degli alianti last generation “veri” e non solo con grande facilita` di pilotaggio in termica seguono quasi tutti questa filosofia, e pertanto credo da anni che sia la giusta via da seguire per quel genere di volo.
Ho riportato qui di seguito le caratteristiche di alcuni modelli utilizzati ultimamente nella autonomy per fare dei confronti: ecco alcuni S

Pagliano 2013 (usato da me domenica)
MODELLO: A.H. High Aspect 9 TOC
APERTURA ALARE: 3000 mm
SUPERFICIE ALARE: 54 dmq
PESO IN ODV: 1400 gr.
MARCA BATTERIA: Rhino 2 S
CAPACITA' REALE BATTERIA: 2100 mAh
MOTORE: Hyperion Hs 2221-1630
RIDUZIONE: 5:1
ELICA: 17x15
CARICO ALARE: 26 g/dm2
ALLUNGAMENTO: 16,6

Eugenio Pagliano 2014
MODELLO: pers. Dismora 2
APERTURA ALARE: 3000 mm
SUPERFICIE ALARE: 64 dmq
PESO IN ODV: 1400 gr.
MARCA BATTERIA: Turnigy-Nanotech
CAPACITA' REALE BATTERIA: 1400 mAh
MOTORE: Scorpion S 2215-1127
RIDUZIONE: 4.5
ELICA: 16x13
CARICO ALARE: 22 g/dm2
ALLUNGAMENTO: 14,1

Lucio Ton 2014
MODELLO: Paston
APERTURA ALARE: 2980 mm
SUPERFICIE ALARE: 58 dmq
PESO IN ODV: 1030 gr.
MARCA BATTERIA: turnigy
CAPACITA' REALE BATTERIA: 1500 mAh
MOTORE: HET 5W
RIDUZIONE: 5:1
ELICA: 16x13
CARICO ALARE: 18 g/dm2
ALLUNGAMENTO: 15,3

Luca Biasiolo 2014
MODELLO: Personale
APERTURA ALARE: 3000 mm
SUPERFICIE ALARE: 58 dmq
PESO IN ODV: 1150 gr.
MARCA BATTERIA: Zippy
CAPACITA' REALE BATTERIA: 1730 mAh
MOTORE: TURNIGY XK2845-B-2000KV
RIDUZIONE: 5:1
ELICA: 15x13
CARICO ALARE: 20 g/dm2
ALLUNGAMENTO: 15,5

Qui l’attuale meglio per la L, ma che e` in linea con la filosofia ultima degli F3J cioe` la ricerca del minimo carico alare con profili che comunque permettano una buona penetrazione

Paolo Dapporto 2014
MODELLO: Xplorer light
APERTURA ALARE: 3800 mm
SUPERFICIE ALARE: 81 dmq
PESO IN ODV: 1890 gr.
MARCA BATTERIA: RC System
CAPACITA' REALE BATTERIA: 2760 mAh
MOTORE: Scorpion 2212-1920
RIDUZIONE: 5:1
ELICA: 17X13
CARICO ALARE: 23 g/dm2
ALLUNGAMENTO: 17,8

Queste le soluzioni attuali… se consideriamo che I modelli da autonomy sono fatti principalmente per salire in termica e non fanno fiondate con il verricello, ne consegue che hanno bisogno di un range di velocita` “efficienti” molto piu` limitato degli F3J
Possiamo anche provare a immaginare che un F3K vola con carichi molto bassi ed allungamenti ridicoli ma e` uno dei migliori modelli per girare anche delle bolle microscopiche e nel contempo e` anche in grado di penetrare abbastanza bene nel vento usando profili molto sottili.

Ecco i dati di un ipotetico DLG
MODELLO: DLG
APERTURA ALARE: 1500 mm
SUPERFICIE ALARE: 22,5 dmq
PESO IN ODV: 300 gr.
CARICO ALARE: 13 g/dm2
ALLUNGAMENTO: 10

Quindi, per gli amanti della costruzione personale, potremmo immaginare una possibile evoluzione un po’ alternativa alle attuali andando ad indagare possibili modelli S/L concepibili a basso allungamento, con corde gradi e carico alare ridotto, ma un peso non proprio ultralight che aiuterebbe a mantenere con facilita` una propulsione “efficiente” in condizioni all weather.

Riducendo il carico alare, il CP max richiesto all’ala si riduce e pertanto anche la resistenza indotta, volando a basso CP, risulta ridotta; supponendo che con un aumento della corda l’aumento del RE possa compensare almeno in parte le perdite date dal basso allungamento, il vantaggio sarebbe avere un modello con maggior massa e quindi una motorizzazione piu` efficiente e un volo meno “ballerino” specie in condizioni di turbolenza/vento.
Le corde generose allo stesso tempo permettono di realizzare ali leggere e robuste usando profili sottili che con oltre 300 mm alla radice anche con solo il 7-8% di spessore relativo sarebbero oltre i 20 mm di spessore

Ne risulterebbero delle possibili soluzioni un po’ controcorrente rispetto alle attuali che potrebbero permettere di migliorare le performance e avere un pilotaggio probabilmente piu` facile.

MODELLO: Low- Aspect S
APERTURA ALARE: 3000 mm
SUPERFICIE ALARE: 80 dmq
PESO IN ODV: 1750 gr.
MARCA BATTERIA: 3S1800
CAPACITA' REALE BATTERIA: 1750 mAh
MOTORE: medusa 28/40-1200
RIDUZIONE: 5,3:1
ELICA: 17x13
CARICO ALARE: 22 g/dm2
ALLUNGAMENTO: 11,25

MODELLO: Low- Aspect L
APERTURA ALARE: 4000 mm
SUPERFICIE ALARE: 110 dmq
PESO IN ODV: 2050 gr.
MARCA BATTERIA: 3S2100
CAPACITA' REALE BATTERIA: 2050 mAh
MOTORE: medusa 28/40-1200
RIDUZIONE: 5,3:1
ELICA: 17x13
CARICO ALARE: 19 g/dm2
ALLUNGAMENTO: 14,5
in questo caso nessun L acquistabile permetterebbe di avere carichi alari cosi` bassi

Il modello potrebbe anche essere lo stesso o quasi, semplicemente cambiandogli i terminali e, forse, il timone

Appena finiro` di mettere a posto il barchino per le regate di luglio… credo faro` qualche esperimento, ma, se qualcuno ci vorra` provare anche prima, sarei curioso di vedere cosa si potrebbe fare.
Saluti
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 03 giugno 14, 19:30   #15 (permalink)  Top
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Claudio

per il 4 mt, vedi questo che ha vinto l'Intertour F5j di PN e dato che era vicino a me lo ho visto molto bene e ho anche parlato con l'omino.
Piccole note:
1) il naso è a cappuccio e lui variava la sporgenza e quindi il baricentro, in base al meteo del momento.
2) Nel pomeriggio di sabato era arrivato a ballastarlo con 300 grammi.
3) Usa un profilo F3B


Tu che profili stai pensando?
bruno non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 03 giugno 14, 22:07   #16 (permalink)  Top
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Il grande Claudio ha scritto:
Le corde generose allo stesso tempo permettono di realizzare ali leggere e robuste usando profili sottili che con oltre 300 mm alla radice anche con solo il 7-8% di spessore relativo sarebbero oltre i 20 mm di spessore

Ne risulterebbero delle possibili soluzioni un po’ controcorrente rispetto alle attuali che potrebbero permettere di migliorare le performance e avere un pilotaggio probabilmente piu` facile.

MODELLO: Low- Aspect S
APERTURA ALARE: 3000 mm
SUPERFICIE ALARE: 80 dmq
PESO IN ODV: 1750 gr.
MARCA BATTERIA: 3S1800
CAPACITA' REALE BATTERIA: 1750 mAh
MOTORE: medusa 28/40-1200
RIDUZIONE: 5,3:1
ELICA: 17x13
CARICO ALARE: 22 g/dm2
ALLUNGAMENTO: 11,25

in questo caso nessun L acquistabile permetterebbe di avere carichi alari cosi` bassi
Il modello potrebbe anche essere lo stesso o quasi, semplicemente cambiandogli i terminali e, forse, il timone


Ciao Claudio
Nel 2010 ho costruito il modello che ipotizzi. Ne ho realizzato uno anche per la formula 2 metri che ora ha Milanesi credo in soffitta
Il profilo era un Drela, perciò super sottile.
Ci ho fatto anche una gara con un risultato soddisfacente, ma non ricordo dove e come mi sono piazzato, una coppetta la avevo vinta

La sup alare era 80 dmq, apertura alare mt 3,00, peso 1400 gr carico un po' meno di 18

Per me una ciofeca totale. con un po' di vento era inguidabile, anche perché privo di alettoni
Freno solo abbassando una generosa superficie centrate
Come vedi fusoliera realizzata con quella dello sloveno di cui ho postato le foto....Un tubo di VTR, non carbonio siamo esattamente sullo stesso binario dello sloveno come struttura

Questo per dare il mio contributo

....e sono curioso di vedere il tuo, basta che non passino 2 anni, se no cambi idea

Paolo

Ultima modifica di Indoor : 10 novembre 15 alle ore 22:00
Indoor non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 03 giugno 14, 23:25   #17 (permalink)  Top
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Ciao Claudio
Nel 2010 ho costruito il modello che ipotizzi. Ne ho realizzato uno anche per la formula 2 metri che ora ha Milanesi credo in soffitta
Il profilo era un Drela, perciò super sottile.
Ci ho fatto anche una gara con un risultato soddisfacente, ma non ricordo dove e come mi sono piazzato, una coppetta la avevo vinta

La sup alare era 80 dmq, apertura alare mt 3,00, peso 1400 gr carico un po' meno di 18

Per me una ciofeca totale. con un po' di vento era inguidabile, anche perché privo di alettoni
Freno solo abbassando una generosa superficie centrate
Come vedi fusoliera realizzata con quella dello sloveno di cui ho postato le foto....Un tubo di VTR, non carbonio siamo esattamente sullo stesso binario dello sloveno come struttura

Questo per dare il mio contributo

....e sono curioso di vedere il tuo, basta che non passino 2 anni, se no cambi idea

Paolo[/QUOTE]

Se il modello cui ti riferisci è il Mathias, con il quale hai vinto a Milano nel 2012, i dati che avevi scritto a suo tempo erano un po' diversi : 2980mm 60 dm2 peso 1520 gr carico 25 gr/dm2 e mi pareva volasse bene, come vola bene il 2mt ; nell'unica gara di Fxj che facemmo all'Olmo vinsi nella categoria 2 mt con dei voli che mi avrebbero fatto vincere anche la categoria superiore, per questo non te l'ho mai reso, sai mai che si rifà la categoria ...

Umberto
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Vecchio 04 giugno 14, 15:47   #18 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da bruno Visualizza messaggio
Claudio

per il 4 mt, vedi questo che ha vinto l'Intertour F5j di PN e dato che era vicino a me lo ho visto molto bene e ho anche parlato con l'omino.
Piccole note:
1) il naso è a cappuccio e lui variava la sporgenza e quindi il baricentro, in base al meteo del momento.
2) Nel pomeriggio di sabato era arrivato a ballastarlo con 300 grammi.
3) Usa un profilo F3B


Tu che profili stai pensando?
ciao Bruno,
Ho guardato al link che hai postato e non ho trovato nulla... ma se il link era questo
http://www.baronerosso.it/forum/aero...ml#post4267499
e il modello questo





la risposta e` affermativa

Il principio di base e` che un autocostruito "dedicato" puo` avere dei vantaggi se nessun modello commerciale ha le stesse caratteristiche; inoltre, se si cerca il basso carico alare, la scelta commerciale non e` cosi` ampia e nemmeno a buon mercato.

Sia in Autonomy-F5J sia nella attuale F5J et similia non serve avere superlongheroni e strutture alari molto prestanti perche` gli sforzi in volo sono limitati (niente traino) e quindi anche costruzioni un po' caserecce non sono troppo penalizzate.
Per i profili l'idea sarebbe di usare roba derivata dagli F3K ultima generazione con ridotta curvatura e camber da flappare positivi o negativi a seconda che si cerchi la minima caduta o la miglior penetrazione... il baricentro lo lascerei stare nella posizione in cui il modello vola "al meglio"... mi sembra veramente un casino mettersi a spostarlo nel corso della giornata a seconda della meteo.
Nel caso della autonomy, il peso non si varia per tutto il tempo operativo, quindi non mi sembra nemmeno utile mettersi a improvvisare modifiche al centraggio nello stesso giorno di gara.

Ricordo bene il modello di Paolo

Citazione:
Originalmente inviato da Indoor Visualizza messaggio
...
Ci ho fatto anche una gara con un risultato soddisfacente, ma non ricordo dove e come mi sono piazzato, una coppetta la avevo vinta

La sup alare era 80 dmq, apertura alare mt 3,00, peso 1400 gr carico un po' meno di 18

Per me una ciofeca totale. con un po' di vento era inguidabile, anche perché privo di alettoni
Freno solo abbassando una generosa superficie centrate
Come vedi fusoliera realizzata con quella dello sloveno di cui ho postato le foto....Un tubo di VTR, non carbonio siamo esattamente sullo stesso binario dello sloveno come struttura

Questo per dare il mio contributo

....e sono curioso di vedere il tuo, basta che non passino 2 anni, se no cambi idea

Paolo




Pero`... senza nulla togliere a Paolo che l'ha realizzato in circa una settimana, con quella configurazione ultralight, l'ala a parasole e il super diedrone mi pare presumibile che fosse un po' "ballerino" e sfarfallante perche` la stabilita` pendolare (data dalla pinna) talvolta mal si coniuga con la maneggevolezza.
Forse anche il profondita` mi pare un po' piccolo con tutta quella corda+superficie, quindi ... se cosi` fosse cio` non gioverebbe alla stabilita` in aria mossa rendendo il controllo un po' piu` impegnativo.

Forse senza la pinna e con appena meno diedro avrebbe funzionato in maniera piu` efficace con il vento anche perche` un modello diedrizzato manovra altrettanto bene di uno con gli alettoni, ma tutto deve essere accuratamente dimensionato e messo a punto per avere la maneggevolezza voluta e per farlo inclinare in virata in maniera "corretta"... e di sicuro e` difficile azzeccare tutto al primo tentativo...

Il fatto di avere gli alettoni e appena meno diedro di un 2 assi puro trovo che sia un vero plus perche`, in caso di bisogno, si passa al terzo asse e l'efficacia congiunta di direzionale + alettoni mette il modello dove e come si vuole.

Anche i freni con gli alettoni che si alzano di 80 gradi circa sono molto efficaci (funzionano con differenziale inverso quando sono estratti) e permettono di mantenere un controllo perfetto in atterraggio per poter posare con precisione il modello a freni estratti senza il rischio di strisciarli a terra come i flap deflessi verso il basso e senza l'effetto collaterale di generare un po' di effetto suolo negli ultimi istanti prima del contatto.
Quindi, sempre nell'ottica di avere pesi ridotti, se non si vuole avere il profilo variabile ci sarebbe quasi da essere piu` propensi ad avere 2 alettoni sui terminali che un flap centrale grosso.

La prova che funzionano bene e` anche che Eugenio li usa da anni ed e` un vero "cecchino" negli atterraggi.... non li sbaglia praticamente mai

Per quanto riguarda i tempi per il mio modello, spero che per quest'autunno si possa vedere... perche`, fino a luglio, lavorero` su altro piu`... natante

Ultima modifica di claudio v : 04 giugno 14 alle ore 15:52
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 04 giugno 14, 18:39   #19 (permalink)  Top
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in questo caso nessun L acquistabile permetterebbe di avere carichi alari cosi` bassi
Saluti
Nessuno nessuno non direi.
L'Hyper AVA PRO EL sta a 15, 16 grammi. Più 15 che 16.
18 di allungamento e quasi quattro metri di apertura.
Certo, è un po' caro.
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Vecchio 04 giugno 14, 21:33   #20 (permalink)  Top
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Nessuno nessuno non direi.
L'Hyper AVA PRO EL sta a 15, 16 grammi. Più 15 che 16.
18 di allungamento e quasi quattro metri di apertura.
Certo, è un po' caro.
Si... però ha anche un profilo variabile al 7% e la possibilità di un volo dinamico come un f3j normale?
claudio v non è collegato   Rispondi citando
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